L’Italia ha ora una Consulta permanente dell’Automotive. E’ il risultato di un incontro svolto giovedì al ministero dello Sviluppo Economico tra il ministro Flavio Zanonato, il sottosegretario Claudio De Vincenti e i principali rappresentati della filiera italiana dell’auto: Aci, Anfia (aziende automotive italiane), Federauto (concessionari), Fiat, Mit e Miur (università e centri di ricerca) e Unrae (case estere). Obiettivo, come recita il comunicato stampa del Ministero, “individuare possibili linee di intervento per la ripresa di un comparto duramente colpito dalla crisi e di particolare rilevanza per l’economia italiana”. Non solo: “Allargare il mercato interno e potenziare la capacità produttiva del comparto”. La prima riunione operativa sarà convocata entro la fine di novembre.
Per quanto mi riguarda è una buona notizia. L’ex ministro Corrado Passera, che prima di Zanonato ha occupato la poltrona dello Sviluppo Economico, si era ben guardato di ricevere i rappresentati della filiera auto e gli stessi incentivi, stanziati durante il governo di cui era rappresentante, erano figli sbagliati (leggi qui), di quello ancora precedente. Sarà contento anche Roland Schell, direttore generale di Mercedes Italia, che proprio nelle stesse ore dell’incontro, mi aveva ribadito quanto dichiarato in occasione del varo della legge di Stabilità: “Gli interessi dei partner della filiera sul territorio sono i grandi assenti dai provvedimenti presi dal governo per il rilancio dell’economia. Nessuna misura è stata presa in considerazione per difendere un settore che rappresenta circa l’11% del pil e che, nel 2012, ha generato 72,7 miliardi di euro di entrate fiscali, pari al 17% del totale”. Qui potete leggere anche i commenti positivi di Federauto e Anfia.
C’è un però … per qualsiasi tipo di intervento c’è bisogno di risorse: come e dove le trova il governo? Dopo aver visto un taglio alla pressione fiscale sul lavoro di meno di 10 euro al mese c’è poco da illudersi. L’ipotesi (probabile) di riformulare gli incentivi per elettriche, ibride e qualche auto a gas, i cui fondi sono previsti anche per il 2014 e 2015 (con questa idea?), ha la forma di un panno caldo che non serve a nulla. Di sicuro non sarà utile alle 1.500 concessionarie chiuse negli ultimi 10 anni (fonte Quintegia). Di tavoli poi, pardon Consulta come la chiamano oggi, ne abbiamo visti tanti (in tutti i settori) in questi anni. E’ un modo per dimostrare attenzione al problema ma serve anche a prendere tempo (soprattutto quando di risorse ce ne sono ben poche) e rimandare il problema tra le chiacchiere. Mi auguro che questa volta non sia così. Se lo augurano soprattutto 1,2 milioni di persone che lavorano nell’auto in Italia.
Permettetemi….a me sembra l’ennesima presa per i fondelli. Vista la situazione, creare un tavolo di discussione che si riunisce tra 30gg quando tutti sembrano avere soluzioni mi sembra una pagliacciata.
Ora ci sarà l’assalto alle poltrone che prevederanno una qualche forma di benefit ai partecipanti, i soliti noti, Zanonato si sarà assicurato l’appoggio per vari mesi (in perfetto stile DC).
Spero di essere smentito, ma non sarà così perchè gli attori sono sempre gli stessi e già hanno dimostrato tutto il loro fallimento in questi anni; sono pieni di scheletri negli armadi e ognuno amminerà con la schiena vicino al muro.
Ci sarà un colpevole in tutto questo oppure è sempre e solo il mercato e il governo passato?
Gli incentivi elettrici chi li ha chiesti e chi li ha concessi? 45MLN di euro buttati nel WC!