La Ford ha reso noto uno studio sulla distrazione alla guida. Fa spavento per numeri ed effetti. Farsi un selfie mentre si sta al volante in autostrada a una velocità di 100 chilometri all’ora – oltre a essere una cosa da deficienti – distrae per 14 secondi, tempo in cui l’auto percorre 400 metri, la lunghezza di una pista di atletica. Peggio controllare Facebook o altro social network, 20 secondi per 560 metri 0 5 campi di calcio, 4 secondi per darsi una aggiustata ai capelli (per chi li ha) e 120 metri di asfalto bruciati con la testa altrove. Attimi che nel traffico quotidiano possono costare la vita, nostra e degli altri.
La Ford dà non solo un allarme su quel che accade sempre più spesso alla guida ai tempi degli smartphone, ma ha impegnato 2,6 milioni di euro a livello europeo nel solo 2015 per un programma di corsi di guida responsabile mirato ai giovani (in verità a qualsiasi età si fanno ormai gli stessi errori da stupidi digitali), cui ci si può iscrivere gratuitamente su www.drivingskillsforlife.it.
#FordSafe parla dello sms (10 secondi di distrazione) o del selfie da non fare in movimento al pericolo di mettersi al volante in stato di ebbrezza. La Ford investe dal 2013 su questo programma che ha coinvolto in Europa finora 6.100 giovani di cui 100 in Italia. Nel 2015 il costruttore pensa di allargare l’esperienza ad altre 5.000 persone, quest’anno sarà portato anche a Napoli il 17 e 18 giugno e a Padova il 23 e 24 giugno.
Ne do notizia perché è un piccolo grande impegno sulla sicurezza da parte di un costruttore. Una goccia in un mare, ma se tutte le Case si alleassero per una buona guida la goccia potrebbe crescere di molto.
Qualcuno dirà: per Ford è anche un modo per farsi pubblicità e per promuovere i suoi comandi vocali alla guida, sviluppati insieme a Microsoft con il sistema Sync (che per altro ho provato per conto mio e funziona bene). Tutto vero, ma se ci state leggendo lontano dalla macchina o dallo scooter, mandate un sms a un amico o un tweet con l’hashtag giusto, tipo #NoSelfieWhileDriving. Magari serve, e fa bene a tutti.
