Renaut Kwid e Hyundai Creta sono i nuovi Suv di segmento B – intorno ai quattro metri, sotto nel primo caso – destinati al solo mercato indiano, giurano e spergiurano i due costruttori.  Entrambi negano che i due piccoli suv o crossover – segmento di mercato caldissimo in Europa inventato dalla Nissan con Juke – saranno venduti un giorno nelle concessionarie italiane o tedesche. Al limite, mi sussurra un dirigente della Renault incontrato per altri motivi (di prodotto), si può scrivere “per ora”. Che è il solito modo di tenersi aperta una porta alle spalle, il classico piano B del mondo dell’auto.

Al limite, Renault più che Hyundai potrebbe essere tentata di vendere anche in Europa la sua Kwid. Perché in casa i francesi hanno una storia che sembra scritta per il nuovo capitolo indiano. Ricordate la Dacia nata per i soli mercati emergenti, l’intuizione di Louis Schweitzer di un’auto da 5.000 euro mentre oggi siamo al Kwid che parte dall’equivalente di 4.200 euro? Ricordate il dixit che mai Dacia sarebbe stata venduta in occidente, salvo cambiare idea a Parigi appena i nostri mercati hanno cominciato ad apprezzare un’auto giusta nel prezzo ma con tutto quello che serve,  complice anche la crisi economica?

Hyundai non ha simili storie nel cassetto. Il fatto che ci abbia poi messo più di sei mesi per nominare un nuovo capo dell’Europa salvo poi “scoprirlo” in casa è forse un segno che il Vecchio continente interessa ai coreani fino a un certo punto. Per Creta a Milano o a Parigi, insomma, potrebbe essere necessario attendere più di un “per ora”, in attesa che Seoul decida per tutti.

E chissà che Renault Kwid e Hyundai Creta non guardino al destino del poco più grande Ford EcoSport, il B-Suv americano prodotto in India (e in Brasile), portato dall’India in Europa e qui venduto senza grande fortuna (per ora). Arrivato con la ruota di scorta esterna che fa un po’ old e appena tolta da Ford Europe per provare a rivitalizzare le vendite, EcoSport nel 2014 è andato sotto negli obiettivi, ma in Italia ha totalizzato più o meno il 40% delle vendite europee. La Ford insomma non ci avrebbe perso. A Renault e Hyundai converrà fare le indiane?

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