I sistemi di frenata automatica sono una mano santa nella guida quotidiana. Quello Volvo è il migliore, secondo uno studio dell’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS, centro indipendente). Per il quale questi sistemi elettronici di sicurezza attiva arrivano a ridurre del 39% i tamponamenti posteriori e del 42% i feriti. Lo studio è centrato su due prodotti, il Forward Collision Warning e l’Automatic Emergency Brake, a base di sensori.
Buono a sapersi che sia montato anche sulla V90, la nuova station wagon presentata al Salone di Ginevra che completa la linea del suv XC 90 e della berlina S 90. Nella frenata automatica, intesa senza l’intervento umano, il City Safe della Volvo, che li adotta entrambi, ha ottenuto il massimo del punteggio. Lo studio ha preso in esame i sistemi di diversi costruttori: oltre al costruttore svedese, Mercedes, Subaru, Honda e Acura, il marchio di lusso di Honda.
Il funzionamento della frenata automatica e i risultati dell’indagine di IIHS li trovate su quest link. Sono parziali, nel senso che non comprendono i sistemi adottati da tutti i costruttori ed è un peccato. Aggiungo che siamo all’antipasto di quel che sarà un giorno la guida autonoma. Una modalità che può piacere o meno, ma destinata a salvare molte vite umane considerando che un software non può distrarsi.
Secondo una ricerca pubblicata da Pnas (il giornale scientifico dell’Accademia statunitense delle scienze), l’88% degli incidenti negli Usa sono causati da problemi psicofisici, errori e distrazione. Distrae al massimo (12,1%) la composizione di un numero di telefono. Il robot almeno questo non lo farà.