Ci siamo quasi. Tra qualche mese vedremo la nuova generazione della Smart. La piccola tedesca arriverà anche in una nuova versione a 4 porte, sviluppata insieme a Renault su base Twingo (presente in anteprima a Ginevra), di cui il concept Fourjoy anticipa le linee esterne: “Tranne qualche piccolo dettaglio, la possiamo considerare molto vicino al modello di serie”, mi aveva anticipato Annette Winkler, numero 1 di Smart a Francoforte. Per Roland Schell, direttore generale di Mercedes Italia, quel “molto vicino” equivale al 90%. La Winkler ha poi aggiunto: “Le assicuro che l’abitacolo riserverà grandi sorprese e sarà rivoluzionario come la prima Smart”.
Stupire, una scelta obbligata quella Smart. Perché, anche se i tedeschi non ne parlano, l’obiettivo può essere uno solo: sfidare la Mini. D’altronde la conquista della leadership del mercato premium passa sempre di più per le compatte. Mercedes nel 2013 ha venduto 380.000 tra Classe A e B e CLA, con una crescita del 66% rispetto al 2012. Nel 2014 i suoi volumi in questo segmento cresceranno grazie al contributo della GLA in arrivo a primavera. Non sembra ancora sufficiente per recuperare il terreno nei confronti delle rivali: tanto più se Bmw con la monovolume compatta (ma non troppo) Active Tourer proverà a mischiare le carte, provando a intercettare i clienti lasciati da Classe A. Senza considerare l’offensiva di Audi che ancora deve giocarsi le carte di A2, Q1 e Q2. La nuova Forfour sarà una pedina fondamentale in questa partita, anche se la sfida non sarà facile.
D’altronde la storia della Smart non è stata mai semplice. Prima l’idea di Nicolas Hayek, il creatore degli orologi Swatch. Poi la bocciatura di Volkswagen: Ferdinand Piech, appena diventato presidente, ne fermò subito lo sviluppo nonostante l’accordo già firmato dal suo predecessore con Hayek. Per approdare poi a Mercedes, dove non tutti sembravano d’accordo sul progetto tanto che Repubblica in quei giorni titolò, “La principessa svizzera senza l’onore della Stella“. Fino ad arrivare al fallimento dei test dell’alce che costò il rinvio del lancio di 6 mesi e l’immediato licenziamento del responsabile dello sviluppo e produzione e del responsabile delle Finanze e controllo. Per non parlare del flop proprio della prima generazione della Forfour …
Eppure da noi è stata subito un successo con oltre 400.000 Smart vendute finora e primo mercato al mondo. Non è un caso allora che, prendetela come indiscrezione non ufficiale, in estate la sfida alla Mini potrebbe partire dall’Italia con l’anteprima alla stampa internazionale a Milano. Perché forse alla fine, la Smart è anche un po nostra.
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