Uber è una applicazione americana attraverso la quale si può prenotare un’automobile con autista invece di chiamare un taxi. Costa mediamente il 20% in più, mi ha spiegato Benedetta Arese Lucini, general manager della società in Italia, ma non c’è costo di chiamata, né c’è la possibilità che  arrivino macchine senza aria condizionata o senza carta di credito. In Italia, Uber si appoggia agli Ncc, noleggio con autista, motivo principe perché i tassisti abbiano dichiarato guerra aperta. A Milano, per adesso, mentre a Roma non si sente rumor di sciabole, forse perché la concorrenza ancora non è sensibile.

Nata a San Francisco e con alle spalle Google, Uber (nome piuttosto ambizioso) è sbarcata l’anno scorso a Milano e Roma, nel febbraio scorso a Parigi, entro l’anno a Firenze e così via. “Dovunque siamo andati non siamo stati bene accolti dai tassisti”, dice ancora Benedetta Arese Lucini, anche se per esempio a New York c’è cooperazione, “un modello esportabile”. Uber non è car sharing, ma “condivisione di un autista”: più semplicemente concorrenza.

I tassisti di Milano hanno trovato ascolto al Comune, Uber non è stata nemmeno ricevuta. La società americana ha lanciato una petizione con l’hashtag #IoStoConUber, conta su Matteo Renzi al governo perché è uno che “vuole combattere la burocrazia ed è favore delle start up” e più in generale conta su un pubblico disposto a pagare di più per un servizio migliore. Come il mondo della moda, che a Milano ha spinto molto su Uber, come mi ha sempre raccontato la general manager della società.

Carblogger.it con chi sta? Noi siamo per la libertà di scelta, sicuramente contro le corporazioni (e i tassisti, soprattutto a Roma, lo sono sempre stati, schierandosi in gran parte a favore di amministrazioni comunali di destra). Ma siamo anche per regole chiare e non appassionati di mercato selvaggio in nome di una presunta modernità. Siamo soprattutto per il rispetto del lavoro di tutte e tutti. Uber è benvenuta, i tassisti morsi dalla crisi dovrebbero cercare una cooperazione e una convivenza. Soprattutto compagnie serie come per esempio Samarcanda a Roma.

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