La notizia che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi avrebbe ufficializzato l’idea di riproporre incentivi auto per privati e aziende nell’intento di rilanciare il mercato dell’automobile, ormai da anni in coma profondo, ha messo in moto le voci più disparate. E’ tutto un osannare, pieno di “finalmente”, “era ora” e roba simile.

In effetti, i mercati dell’auto dei Paesi dove i governi hanno varato sostegni alle vendite di auto, hanno ritrovato linfa e business. Uno per tutti la Spagna, dove dopo i disastri degli anni scorsi  le oltre 455.000 immatricolazioni del primo semestre hanno fatto segnare una crescita del 17,7% proiettando  835.000 targhe per l’interno anno.  D’accordo, siamo lontani dai bei tempi felici  in cui in Spagna le vendite sfioravano, come nel 2007, i due milioni di veicoli, ma molto meglio delle 700.000 del 2012.

Tenuto conto che anche in Italia, proprio nel 2007, le vendite toccarono 2,5 milioni di vetture e che oggi, se tutto va bene, a  fine anno supereremo di poco 1.350.000 immatricolazioni, francamente l’occasione degli incentivi è da prendere al volo, senza tanti se e tanti ma. 

Noi non apparteniamo alla casta dei sostenitori degli incentivi a ogni costo, perché sappiamo bene che poi il mercato, sul medio periodo, ti fa pagare dazio. Ciò detto, non solo siamo alla frutta, ma quella poca che c‘era l’abbiamo mangiata e digerita, per cui ben vengano gli incentivi.

A un patto. Che si faccia non presto, ma prestissimo a decidere e a varare il piano. Abbiamo un governo guidato da un Primo Ministro che fa della rapidità di azione un punto-cardine del proprio modo di fare politica. Lo dimostri, varando subito gli incentivi, perché in caso contrario anche quei pochi italiani che stanno pensando di andare dal Concessionario decideranno di aspettare il sostegno all’acquisto, contribuendo ad affossare un mercato che già  da molti anni ha innestato la retromarcia. Certo, non è elegante disinformare i cittadini, ma con i tempi che corrono si tratta di salvare un gigante morente, che da lavoro a 1.200.000 persone, che  versa allo Stato (dato Anfia del 2013) 70,5 miliardi di euro, che rappresenta il  4,5% del Pil.

Onorevole Lupi, sia dia una mossa e prenda spunto da quanto fece a suo tempo l’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi, che alla vigilia del varo del sostegno all’acquisto delle auto dichiarò dal palco del Motor Show di Bologna che di incentivi non se ne parlava proprio. Salvo vararli pochi giorni dopo.

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