Al governo Renzi, della mobilità sostenibile interessa zero. Ce lo ha confermato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, incontrato a Rimini a Ecomondo in occasione di H2R, luoghi di economia e ricerca verde. Carblogger aveva qui promesso di chiedere a Galletti se il governo Renzi avesse un piano o almeno un’idea per sostenere uno sviluppo sostenibile per la mobilità. Ecco le risposte, o non risposte.

Abbiamo finalmente l’auto elettrica, il governo Renzi ci dà però l’elettricità attraverso la creazione di una vera rete di ricarica? Risposta di Galletti: “Faremo un piano di incentivazione statale ai comuni”. Futuro indefinito, nessun obiettivo, né uno straccio di numeri. Eppure in Italia ci sono circa un decimo delle colonnine di ricarica esistenti in Germania, 968. E l’Enel, tanto per dire, che fa?

Arriva l’auto a idrogeno a emissioni zero, una direttiva europea prevede che nel 2016 ogni governo presenti i suoi desiderata sui combustibili alternativi da spingere e da finanziare anche con contributi europei. L’idrogeno sarà tra questi nell’agenda del governo Renzi? Risposta di Galletti: “Non escludiamo niente“. Ci mancherebbe, dato che nulla si fa.

Intermodalità, parolaccia per raccontare quanto sia necessario prendere una bicicletta per poi salire in treno o in bus e arrivare a destinazione senza usare l’auto privata, tanto per fare un esempio. Il governo Renzi ha un piano nazionale strategico? “C’è una cultura da diffondere su questo”, risponde il ministro.

Che prima di alzarsi e andarsene, però una buona ne dice, sula scia dello scandalo Volkswagen per i test sulle emissioni truccati: “Il caso insegna che barare sull’ambiente non conviene più. E’ un monito“. Già. Che suoni anche per Renzi?

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