Burnout. Auto fumanti, non patologie da stress. La Ford ora lo vende di serie. Pazzesco. Che il costruttore americano puntasse molto sulla sua linea sportiva Performance per svecchiare l’immagine del marchio non è più una novità. Le sigle sono quelle: RS, ST o la GT (qui un post su dove è stata fatta nascere in gran segreto a Detroit), cose così, da tanti cavalli e cattiveria. Ma mi colpisce l’annuncio che sulla Mustang 2018 il Burnout Mode o Line lock sarà di serie su tutta la gamma.
Fa tutto quasi da solo. Un sistema blocca le ruote anteriori, tiene giù la frizione, si dà gas e poi a un certo punto via, da quelle posteriori di trazione si alzerà fumo bianco. Scena assicurata e pneumatici da rivedere in tempi più brevi del preventivato.
La Ford non è nuova a queste idee di marketing. Sulla Focus RS l’anno scorso ha messo il Drift Mode, altro sistema che assicura divertimento a chi piace andare un po’ fuori di testa (dove però si può fare in tutta sicurezza, intende la Ford e anch’io come per Line Lock compreso, mi raccomando).
Nell’attesa che la Ford Mustang con il Burnout Mode arrivi in Italia, se andate in America l’anno prossimo e Trump vi farà passare dopo un interrogatorio sempre più feroce dell’Immigration (niente pc addosso, please), consiglio il noleggio di una Mustang e buon divertimento in qualche circuito. Chi pagherà il burnout e i pneumatici mangiati vivi? Magari chiedete prima a Ford…
Non è una novità. Sulla Corvette C7 c’è da sempre.