Il taxi nero di Londra, il cab più celebre del mondo, sta per diventare completamente cinese. Geely, il più grande costruttore di automobili privato della Cina, sta per salire dal 20 al 51 per cento nel controllo di  Manganese Bronze, il produttore del mitico taxi inglese. Geely dovrebbe spostare gran parte della produzione delle vetture da Coventry, nel centro dell’Inghilterra, a Shanghai. La capitalizzazione del gruppo inglese, ai prezzi odierni di borsa, ammonta a circa 26 milioni di sterline (40 milioni di dollari), mentre il bilancio 2009 si è chiuso con una perdita lorda pretasse di 7,3 milioni di sterline. Il taxi londinese non è proprio un affarone,  tanto più che subisce la concorrenza di mezzi più moderni come la Mercedes Vito, però è una bandiera. E in quanto tale, molto appetibile per i nuovi signori delle quattro ruote cinesi, alla ricerca di immagine oltre che di tecnologia e di rete distributiva all’estero. Quel che a Geely non manca sono i soldi. L’avventura inglese è un piccolo obolo rispetto ai 2 miliardi di dollari che sta per sborsare alla Ford in cambio dell’acquisto della Volvo, partita che potrebbe chiudersi entro la fine di marzo. Si stima che il marchio svedese, un’ icona dell’auto mondiale soprattutto in fatto di sicurezza, avrebbe bisogno di altri 1,4 miliardi di dollari per sviluppare i suoi prodotti ed essere rilanciata.

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