L’auto elettrica, seppure in immenso ritardo e da alcuni produttori uccisa nella culla, sta per arrivare. Fra la fine dell’anno e il 2012 ne vedremo delle belle, in tutti i sensi. Poche,ma speriamo buone. Hanno ancora molti nemici, il numero uno è lo scetticismo, più forte del prezzo alto e dell’autonomia per ora limitata. Qualcuno vorrebbe perfino imbavagliarla: siccome il motore elettrico produce solo un fruscio, l’auto è potenzialmente pericolosa per i pedoni. Sulla Nissan Leaf, la prima ad arrivare in Nordamerica, hanno messo un sistema che produce un rumore elettronico, disinseribile però dal guidatore. I legislatori stanno studiando anche in Europa dei sistemi di suono, in nome della sicurezza. Ma questo dar voce all’auto elettrica, a chi scrive sembra un paradossale bavaglio. C’è chi si batte contro. Ci dovremo abituate a un altro mondo,o no? La prima risposta, in attesa delle vostre, è quella di Harald Wester, direttore tecnico del gruppo Fiat e amministratore delegato di Maserati, Abarth e Alfa Romeo. “Sapete quante auto elettriche – dice in un’intervista a Quattroruote sul numero di luglio – sono state vendute l’anno scorso a livello globale? Duemilacento. E dovrebbero avere un impatto sul nostro business? Fa ridere,sono sciocchezze!”.

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