C’è troppa gente in piazza nel giorno dello sciopero indetto dalla Fiom, perché la Fiat possa davvero  tirare dritto. Perdipiù, in un paese inchiodato al non governo dal caso personale di Silvio Berlusconi. ” Federmeccanica e Confindustria devono sapere – ha detto il numero uno della Fiom, Maurizio Landini in corteo a Milano – che se fanno quello che fa la Fiat ci sarà un conflitto che non ha precedenti nel nostro Paese. Noi vogliamo fare accordi, vogliamo che le aziende funzionino e che i diritti siano estesi, per questo offriamo un terreno di confronto”.  La storia insegna che gli obiettivi aziendali, soprattutto gli ambiziosi quali sono quelli di Sergio Marchionne, si possono provare a raggiungere solo insieme ai lavoratori.  E se Marchionne cita agli analisti Garcia Marquez per dire che la solitudine della Fiat è finita dopo 111 anni con lo sdoppiamento in due,  Mirafiori non è Macondo.

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