La Fiat ha un grosso problema. Che non è quello della Bertone, dove la Fiom ha quasi il 70%, ma quello del mercato. In febbraio, in Europa il gruppo italiano ha perso un altro 16,7% , dopo il 20,1% di gennaio e a fronte di un aumento complessivo delle vendite dell’1,4%. La quota è scesa nei primi due mesi dal 9,2% al 7,6%. Ad aggravare la situazione, ciò avviene mentre i due principali mercati europei, Germania e Francia, risalgono decisamente. E mentre i principali competitor generalisti fanno passi avanti, con l’esclusione della Ford (-12,9%) e di Peugeot e Citroen con perdite minori. Volkswagen +8%, Opel +8,9%, Renault +2,5%. Fu vera scelta azzeccata quella di rinviare i nuovi modelli a dopo la crisi da parte di Sergio Marchionne? E che ci azzecca con le vendite la battaglia furibonda ingaggiata con i lavoratori per ridurre le pause a Mirafiori e a Pomigliano?
L’insostenibile perdita di quota Fiat
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