Quale è la vera autonomia di un’auto elettrica? Gente della Rete, questo è un appello perché ci si batta per una maggiore trasparenza dell’industria delle quattro ruote. I primi modelli con un pieno di energia hanno un raggio d’azione dichiarato mediamente non superiore ai 150 chilometri, ma alla prova delle riviste specializzate il chilometraggio s’abbassa, e spesso di molto. Proprio perché si è all’inizio, bisogna premere sui costruttori perché non facciano con l’elettrico quello che inversamente hanno finora fatto con i consumi di benzina e diesel: risultati dichiarati sempre più bassi di quelli effettivi sui motori termici, grazie a omologazioni standard che non tengono conto dell’utilizzo effettivo di un’automobile; obiettivi dichiarati  sempre più alti di quelli effettivi per le prime elettriche, in attesa della prossima contestazione (o di restare a piedi). Non è così che si orientano i consumatori verso il nuovo sistema di mobilità, già rallentato dall’assenza di infrastrutture di ricarica, da una dose ancora grande di scetticismo di molti costruttori, Fiat in testa, dal nulla italiano in fatto di incentivi, caso unico in Europa grazie a un governo che preferisce giocare con il nucleare.

Negli Stati Uniti ci sono alcuni racconti sull’esperienza della Mini elettrica, dove il freddo ha spesso tagliato l’autonomia delle batterie agli ioni di litio. In Italia, Quattroruote ha provato la Mitsubishi i-Miev, la prima piccola in vendita seguita dai cloni Citroen C Zero e Peugeot iOn, percorrendoci 73 km in città e 93 km su statale, con piena soddisfazione per prestazioni e confort. L’autonomia dichiarata è però di 150 chilometri. Stesso test della rivista con la Smart elettrica, risultati rispettivamente 89 e 107 km, con un motore meno potente della iMiev (30 kW contro 47 kW) . La Smart dichiara però un’autonomia di 135 chilometri, risultati puramente teorici, ed è un peccato. Perché fra tutte le Smart guidate anche da chi scrive, l’elettrica è la più piacevole ed equilibrata, con il peso delle batterie sotto il pianale che la rendono più stabile e senza più il cambio lento delle versione benzina/diesel. L’autonomia si estenderà con la prossima generazione di batterie, come è successo per i cellulari, ma dire subito la verità a clienti già piuttosto avvertiti su un prodotto simile, sarebbe più rivoluzionario di qualsiasi strategia di marketing.

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