Il governo tedesco raddoppia gli investimenti sull’auto elettrica, aggiungendo 1 miliardo di euro per ricerca e sviluppo da spendere entro il 2013. Obiettivo, ha detto la cancelliera Angela Merkel, avere entro il 2020 un milione di auto a emissioni zero circolanti nel paese. Ottima notizia per tutti , poi per i costruttori locali Volkswagen, Daimler e Bmw, ma anche per gli altri, essendo la richiesta a fare il mercato. L’annuncio di Berlino contrasta con lo zero che il governo italiano continua a segnare alla voce auto elettrica, sia dal punto della tassazione agevolata per gli acquirenti, sia per la costruzione delle infrastrutture necessarie. L’Italia di Berlusconi resta un paese bloccato in tutti i sensi, considerando anche che nel primo trimestre dell’anno il pil è salito appena dello 0,1% contro il +1,5% della Germania. Il caso italiano è però sempre di più anche il caso Fiat: non risultano pressioni del gruppo di Torino sul governo per avere incentivi a favore dell’auto elettrica, assolutamente diseconomica secondo le parole dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Il quale preferisce oggi dirottare le sue risorse nella scalata della Chrysler. Insomma, per scelta il futuro della Fiat può attendere. Ma perché anche quello del nostro sistema-paese?
La Germania raddoppia sull’elettrica
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tutto ciò é vero l’Italia è un paese che rimane sempre indietro rispetto agli altri, perché bloccare il marcato quando potrebbe essere un buon trampolino di lancio per far rigirare l’economia.
lavoro per una azienda che tratta prodotti per il settore delle energie rinnovabili di cui anche l’auto elettrica e ho deciso di spostermi in Germania per andare a proporre il nostro marchio il nostro prodotto.
se qualcuno può darmi dei suggerimenti mi farebbe molto piacere.
Mirko Magrutti