Il governo cinese ha annunciato a sorpresa un nuovo piano di aiuti pubblici per i veicoli: chi rottamerà vecchie e inquinanti auto, macchine agricole, bus e camion e comprerà veicoli nuovi, riceverà un bonus tra gli 11.000 e i 18.000 yuan (fra il 1.700 e i 2.800 dollari). Il governo è saltato sulla sedia dopo che in maggio il primo mercato del mondo ha segnato il suo primo calo vero: -14% di vendite. Nel 2009, la Cina ha strappato la vetta al mercato statunitense grazie a un altro programma di incentivi pubblici per chi avesse  acquistato veicoli a minor impatto ambientale. Nel 2010, il nuovo record: +32% sul 2009. Il piano annunciato include questa volta bus e camion, che alimentano la maggior parte delle vendite oggi in Cina in un mercato dove la vendita di auto ai privati è ancora relativamente ridotta.  La paura di Pechino, nonostante le previsioni di crescita del settore viaggiassero fino a ieri tra il 12 e il 16% da qui al 2016, è stata più forte di quella di una inflazione galoppante, che per esempio nel settore alimentare colpisce le derrate e aumenta i rischi di rivolte nel paese. Ma non crescere a due cifre, per il governo cinese deve essere sembrato molto più intollerabile.

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