Come fa il governo Letta  in un momento come questo a tenere fermi 35 milioni di euro? In Italia accade anche questo. Parlo degli incentivi auto che il precedente governo aveva stanziato a favore dell’acquisto dei veicoli più “verdi”, principalmente elettrici. Come avevo già scritto a marzo la (piccola) quota parte destinata ai privati è andata esaurita in pochi giorni mentre le risorse per flotte aziendali e pubbliche (che dovrebbero dare il buon esempio) sono tutte ancora li.

Non è difficile scoprirlo e non serve neppure una scuola di giornalismo d’inchiesta: è sufficiente visitare questa pagina all’interno del portale del ministero dello Sviluppo Economico. Il dato è imbarazzante: al momento in cui scrivo, sono ancora disponibili 34.645.125,77 euro. In soldoni, mai come in questo caso reali, poco meno di 35 milioni di euro. Il valore, come recita il sito con tanto di carattere rosso, è “aggiornato ogni ora”.

A questo punto la domanda è lecita: visto che nel fondo destinato ai privati sono rimasti solo 2,74 euro è possibile spostare, almeno in parte, delle risorse inutilizzate da aziende e amministrazioni a favore dei cittadini più virtuosi? Si può sfruttare qualche milione di euro per incentivare i Comuni alla costruzione di una rete diffusa di punti di ricarica per veicoli elettrici o ibridi plug-in? Si possono sostenere start-up nel mondo dell’innovazione a quattro ruote?

Non essendo un integralista dell’automobile, i soldi potrebbero essere investiti anche in interventi di mobilità sostenibile: finanziamento per l’acquisto di bus elettrici o a gas metano, servizi di car e bike sharing, piste ciclabili …

Che ne dice, presidente Letta?

 

Commenti
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    Gli incentivi dovrebbero essere prevalentemente dati alle EV (electric vehicles), la Francia per esempio riconosce un incentivo di € 7.000 per veicolo, infatti la Zoe costa € 13.000 e non € 24.000 come in Italia. In misura decisamente inferiore alle PHEV (plugin hybrid….) perchè fanno troppi pochi chilometri in modalità ev, e niente agli ibridi perchè consumano più di molti ICE (internal combustion engine).
    Purtroppo in Italia la logica non fa parte del dna dei politici.

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    In realtà, per come sono stati strutturati, gli incentivi già premiamo le elettriche con l’aiuto più alto pari a 5.000 euro. Non è poco. Personalmente lascerei un incentivo, seppur più ridotto, anche alle ibride perché comunque fanno parte di un cambiamento culturale che avvicina il cliente, seppur lentamente, verso una mobilità più elettrica. Per quanto riguarda la logica beh … il nostro Paese da tempo brilla per la completa assenza di una qualunque strategia. Grazie.

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