Provaci ancora Variant, pecora nera della famiglia Golf. Nei giorni scorsi è uscita dallo stabilimento Volkswagen di Wolfsburg la 30 milionesima Golf. Di queste, solo 1,8 milioni erano station wagon o, come le chiamano i tedeschi, Variant. In termini di percentuale, la familiare, con meno anni di storia, è valsa finora il 6% delle vendite. In Italia la Variant rappresenta il 4% delle vendite Golf e solo “l’1,5% del mercato del segmento C”, ammette Andrea Alessi, a capo del marchio VW. Una quota non in linea con gli standard dei tedeschi.
In questi giorni iniziano le prenotazioni (il lancio commerciale vero e proprio però è a ottobre) della versione Variant della settima generazione di Golf. La speranza di Alessi e di Volkswagen Italia è alta: “L’obiettivo è arrivare ad una quota di Variant nelle vendite Golf almeno del 10%“. D’altronde i numeri elencati dal manager italiano sembrano dare fiducia: nelle concorrenti del segmento C, Ford Focus, Opel Astra e Renault Megane, la quota delle wagon è in media del 65%. Figuriamoci cosa possa essere un “semplice” 10%, per di più con un’auto sviluppata sin dall’inizio per diventare anche familiare.
Non solo, ad aiutare le vendite della Variant, può contribuire il nuovo sistema di finanziamento chiamato Progetto Valore Volkswagen: con 178 euro puoi avere una Golf, ne bastano solo 18 euro in più per averne una Variant. Tanto più se rispetto alla generazione precedente, a parità di equipaggiamento, si risparmiano circa 1.000 euro. In più il valore residuo già fissato aiuta: se la Golf berlina si vende bene come usato, non si può dire la stessa cosa della Variant. Sapere che, comunque vada, la quotazione a fine finanziamento è garantita, non è male.
Il cambio di stabilimento non può che far bene alla qualità: la precedente era prodotta in Messico, la nuova a Wolfsburg. A tutto questo – in Volkswagen ci tengono a precisare – si aggiunge “un design finalmente moderno e appetibile“, una Variant con una sua dignità e non semplicemente una Golf con una coda. La Variant sarà anche la prima Volkswagen ad adottare la tecnologia ibrida plug-in (la stessa che arriverà sulla Audi A3).
Tutto vero, però … Spero per i tedeschi di essere smentito ma la sensazione è che anche questa volta di soddisfazioni ne arriveranno ben poche. La Golf è una sola. A 3 o 5 porte. Il resto non è una Golf. Ne porta il nome, anche con grande dignità (ho provato la Variant in Olanda, niente da dire) ma nulla di più. Vedremo.