Ogni volta che guido una Opel, appena scendo mi chiedo: ma perché non ho mai avuto una Opel? Me lo richiedo, perché ho fatto un giro intorno a Bratislava sulla nuova Opel Astra, la berlina compatta cinque porte che un tempo si chiamava Kadett e che lotta e vive insieme a noi in un segmento-chiave d’Europa, appannaggio storico della Volkswagen Golf (con motore diesel e no).

E dunque: che cosa ha la Opel Astra di nuovo e di più rispetto alla concorrenza e che mi induce a certi strani pensieri? Debbo dire che la prima sensazione – quella che vale per ogni Opel – è di stare a bordo di un’auto solida e ben fatta, magari da non far svenire per la bellezza. Forse perché bella dentro, direte voi. Già, bella dentro lo è: non nella plancia e nella console, rimaste così così agli occhi, dico dentro nella tecnologia imbarcata.

Che diventa da prima della classe (e da auto più grande e più costosa) con il sistema di fari intelligenti a matrice a led. Fari che nella notte slovacca illuminano in modo selettivo ogni angolo di strade buie e poco o molto frequentate e rendono lunari i pannelli con le indicazioni, così come evitano di disturbare gli occhi degli automobilisti che ci vengono incontro.

In Italia, il sistema è un optional da 1.300 euro, ridotto a 300 per un bonus del costruttore per chi acquista l’auto nel primo mese di vendita, da fine ottobre. Li vale tutti, per la sicurezza attiva che danno a qualsiasi guidatore.

Chiudo qui con una nota sui motori. Ho guidato un 1.6 turbodiesel con 136 cavalli, un inedito 1.4 turbo benzina con 150 cavalli e un 1.0 tre cilindri turbo benzina con 105 cavalli. Beh, il 3 cilindri è il più sorprendente in termini di risposta al pedale dell’acceleratore. Pensate in piccolo. Provate per credere.

Commenti
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    Rimarrà ancora un segmento chiave secondo lei? Nissan , anche se adesso sembra essersi un pochino ricreduta, ha aperto una nuova strada qualche anno fa con Qashqai.

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    Salve, se parliamo ancora di segmenti, direi di sì. Astra fa numeri, guardi Golf, guardi Qashqai che è stata una intelligente variazione sul tema, non ripetuta con Pulsar. Ma è anche vero che la segmentazione di mercato finora conosciuta è cambiata e quasi ogni nuovo modello è ormai a cavallo di quelli che erano due segmenti distinti. Berline medie forever o no? Ricordiamoci che anche le station wagon erano state date per morte. Troppo prematuramente, avrebbe notato Mark Twain. Grazie per l’attenzione, cordialità

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