Quanto è diventato di moda l’ibrido, l’insieme di due motori di cui uno è elettrico.  Al prossimo Salone di Francoforte in settembre, la Toyota ha deciso finalmente di presentarsi esclusivamente con la sua linea di modelli con motorizzazione ibrida. “Era ora”, mi ha detto un amico che se ne intende: il gruppo giapponese è leader mondiale  nel settore con 16 anni di storia alle spalle e 5,5 milioni di unità vendute. In effetti la scelta di Francoforte avrebbe potuto farla ben prima. Sì, era ora.

Ma a inseguire Toyota non c’è soltanto molta concorrenza generalista (Fiat no, per Sergio Marchionne pare sarebbe stato un peccato investirci togliendo soldi dalla scalata alla Chrysler). A correre sull’ibrido ci sono perfino Ferrari e Porsche. “E’ la tecnologia del futuro”, dice addirittura Wolfgang Hartz, a capo di Ricerca e sviluppo di Porsche, spiegandosi così: l’ibrido risponde ai vincoli legislativi sulle emissioni e migliora la guidabilità.  Onesto. (La 918 Spyder definitiva è a Francoforte).

“Non credo nelle auto elettriche, ma credo fortemente nelle ibride”, gli ha fatto eco nei giorni scorsi Luca Cordero di Montezemolo a Bloomberg tv. Un modo per dire che a LaFerrari seguiranno altre ibride. Tanto, chi ha soldi da spendere è ben disposto a pagare in più rispetto alle nuove tecnologie che costano, oltre naturalmente alle ragioni di Hartz che valgono anche per Maranello.

Certo che l’ibrido è il nuovo paradosso dei nostri tempi: Toyota continua a investirci per far scendere i prezzi (in listino ormai uguali ai diesel per diversi modelli), Ferrari per aumentarli e guadagnare di più.

Ah sì, poi ci sarebbe l’ambiente… per qualcuno sembra quasi che faccia parte dell’arredamento.

 

 

 

 

Commenti
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    La Porsche Panamera S E Hybrid plug in, prima ibrida del suo segmento é una conferma della strada intrapresa da Porsche. E il ritorno a Le Mans nel 2014 sará con una Lmp1… Hybrid. La tecnologia avanza e tutto ció che porta ad un risparmio di risorse é a favore dell’ambiente.

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