Tesla Model S Performance, 85 kWh, la più potente, costosa e dalla maggiore autonomia (fino a 500 km con un pieno di volt) disponibile sul mercato. Ne guido una sul sacro GRA di Roma per capire se va come TSLA, cioè come il titolo di Tesla Motors quotata al Nasdaq. Tesla e TSLA stanno per auto elettriche e basta. Vituperate da chi ama i motori termici, mangiasoldi per gli altri che le costruiscono e le vendono a perdere, futuro remoto per molti amici e colleghi.
Con una Model S faccio pochi chilometri, pensando: ma perché paragonarla a una Maserati Ghibli, identica per lunghezza con gli stessi 4 metri e 97 centimetri, se per scelta Maserati non farà, non dico una versione ibrida, ma nemmeno elettrica? O che c’entrerebbe un paragone con la Porsche Panamera S E-Hybrid, stessi centimetri, stessi cavalli (416) della Model S Performance, ma solo ibrida e più cara di altri 8.000 euro?
Già. E sulla Tesla non c’è nemmeno da mettere in moto. Me ne vado in silenzio elettrico ed elettrizzante con una Model S Performance nera da 97.550 euro e penso a quanto vale oggi TSLA dall’altra parte dell’oceano. Pazzesco. La borsa o la Performance hanno gli stessi numeri, che solo apparentemente non tornano.
Da fermo, quest’auto di quasi cinque metri e oltre 2000 chili di peso – perfino ridotto grazie all’ampio uso di alluminio per il telaio (ma 2000 sono sempre 2000) – scatta come non mi era mai capitato prima. 4,4 secondi nello 0-100 sono un’inezia che fa anche una Porsche Panamera, ma Turbo a benzina&anidride carbonica e con 103 cavalli in più (4,1 secondi, per essere precisi). Sulla pista di Maranello, mi sono trovato una volta su una Ferrari a fianco di Dario Benuzzi, mitico collaudatore delle Rosse, che andava a mille, da fermo e in movimento… ma forse non era la stessa sensazione di essere schiacciato al sedile con la testa che parte per conto suo. Credo di capire il perché: solo sulla Tesla tutto avviene in un silenzio tombale. Su una Ferrari o su una Porsche, no.
TSLA sta intorno ai 190 dollari per azione, con una capitalizzazione di borsa di circa 23 miliardi di dollari, contro i quasi 55 di General Motors. Solo che Tesla in dieci anni di vita ha costruito 25.000 auto, la Gm in 103 anni più di 450 milioni. Tesla Motors oggi vale molto più di Fiat (senza ancora Chrysler), quasi un terzo di Ford, che va meglio di Gm pur essendo più piccola a livello globale. L’artefice si chiama Elon Musk, su Twitter (@elonmusk) sono quasi in 400.000 a… inseguirlo.
Una guida spericolata. Ma non sul sacro GRA. Se volete saperne di più su Model S (batterie, schermo da 17 pollici, etc), qui il link del costruttore, abbastanza fedele, per quel che ho potuto constatare di persona; sulla storia della fabbrica di Fremont oggi di Tesla, qui un link di un mio antico post; su quanto Elon Musk faccia incazzare in America e non solo, qui un paio di link di CarBlogger.it – uno e due.
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