La Defender muore. Anzi no. La notizia è di quelle da far piangere gli appassionati del fuoristrada: nel 2015 Land Rover chiuderà la produzione della Defender. Non un modello qualsiasi: la prima Land Rover ad essere lanciata nel mercato nel 1948. Un’auto da circa 2 milioni di esemplari.
La colpa? Così com’è, impossibile rispettare le future normative anti-inquinamento e di sicurezza (pedoni). La BBC racconta dei lamenti dei proprietari dello storico modello inglese. Ci provo io da qui a rassicurarli: la Defender resterà viva e vegeta. Land Rover non ha alcuna intenzione di mettere la parola fine sulla lunga storia del fuoristrada. Anzi.

La strategia futura della Casa inglese sarà sviluppata su tre elementi. Il primo è la Range Rover, già rinnovata e lanciata in questi mesi anche nella versione Sport. Il secondo è quello composto da tre modelli: Freelander (nuova generazione in arrivo nel 2014), Discovery (inizio 2015) e un terzo modello aggiuntivo completamente inedito. Il terzo elemento della strategia sarà proprio il Defender, rimpianto oggi dai media e sviluppato a partire dal concept DC100 (“solo il primo step di un lungo percorso che durerà 4 anni”, come ha dichiarato Gerry McGovern, a capo del design di Land Rover) presentato due anni fa a Francoforte. L’arrivo è previsto per fine 2015 (presentazione allo stesso Salone di Francoforte), proprio in sostituzione dell’attuale generazione. Non solo. La Defender avrà più versioni: una da fuoristrada estremo, come l’attuale, ma anche una più adatta a un uso urbano. In pratica, la seconda, una sorta di Defender “evoquizzato”. E su questo forse una lacrima, ahimè, ci sta tutta.