Il prossimo 3 settembre la Mazda MX-5 2015 sarà definitivamente svelata dopo un teaser con un vistoso telo addosso che gioca sul si vede-non si vede (la seconda, direi). Sono passati 25 anni e più di un milione di auto vendute nel mondo da quella prima serie che riportò ad amare la spider piccola chi aveva dimenticato queste genere di macchine. E a scoprire un genere chi non aveva sospettato esistesse.
E’ facile dire che la MX-5, confidenzialmente Miata per gli americani, è stata la migliore Mazda di sempre. Ne guido una che ha 13 anni, seconda serie, blu con tetto nero per un mix di colori giustamente interisti, e ogni volta che mi infilo in qualche curva presa allegramente penso: ma che razza di sterzo, ma perché mai altrove non l’hanno preso e copiato e buonanotte?
La nuova MX-5 sarà sconvolgente come la vecchia, è la vera domanda cui non metto un punto interrogativo tanto è hot e su cui la Mazda non può sbagliare. Certo, 25 anni sono un’era geologica nell’auto di oggi, gusti e prodotti e mercati sono altri anche se quando si tratta di passione anima e immaginario, la misura delle cose segue altre rotte.
La MX-5 2015 è stata sviluppata in modo condiviso per ridurre i costi con la spider su cui Sergio Marchionne un giorno ci ha messo il marchio Alfa Romeo, un altro ha fatto sapere che forse sarà Fiat, un altro ancora si è detto che potrebbe essere Abarth (come sarebbe piaciuto al suo fido Harald Wester).
Sono motivi in più perché il 3 settembre bisognerà guardarsi la nuova Miata con molta attenzione, sospirare (chi vuole) alla vecchia e sperare che la sorella italiana sia ancora più intrigante. Per chi ama il genere.