Non bisogna essere Claudia Schiffer per affermare che la Opel è tedesca, nonostante lei, nel suo ammiccare a favore di telecamera, sia decisamente più credibile di un giornalista qualunque. Ma tedesca la Opel lo è in maniera diversa, rispetto alle corazzate Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz.

Il marchio di Rüsselsheim è una costola di GM, e il tiro alla fune fra economie di scala globali e qualità per il mercato europeo ha portato negli ultimi 12 anni a strategie schizofreniche e perdite per circa 14 miliardi di euro.

Il piano Drive 2022 del CEO Karl-Thomas Neumann punta ora a invertire la rotta e raggiungere il break even nel 2016, forse già nel 2015, mentre gli obiettivi del brand makeup guidato da Tina Müller – e chi meglio di lei, proveniente dal beauty care di Henkel, per occuparsi di cosmesi aziendale – mi sono risultati piuttosto chiari durante una chiacchierata con Martin Golka, Marketing Manager del settore Mini & Small Cars di Opel.

Al lancio della Opel Adam Rocks, a Riga, Golka ha indicato come riferimento, il successo Audi – che ha saputo convertire un marchio “noioso” in un benchmark per tecnologia e appeal – e riassunto così la storia recente di Opel:  “Negli ultimi anni le nostre auto sono state molto migliori dell’idea che la gente aveva del marchio; quello che è mancato non è la qualità, ma l’immagine“.

La Opel Adam Rocks è, in un certo senso, una metafora su ruote di ciò a cui Golka e la Opel aspirano. Costruita a Eisenach, in Germania, aggiunge alle credenziali da manuale di marketing dell’Adam standard – citycar di tendenza, connessa, personalizzabile e premium – quella di fondatrice dell’ennesima nicchia, i mini-crossover a tre porte, grazie ad un’altezza da terra cresciuta di 15 mm e dettagli estetici ad hoc che le donano un look fuoristradistico.

La variante Rocks, col suo look da crossover urbano, punta ad allargare la platea verso il pubblico maschile, giacché il gentil sesso costituisce ad oggi il 70% degli acquirenti Adam. Se quella del mercato fosse una scienza esatta, il futuro della Opel Adam Rocks potrebbe essere vincente. Ma siamo sicuri che basti mettere in un’auto tutto ciò che la gente desidera, per rendere lei e il suo brand desiderabili?

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