Una Volvo che più Volvo non si può. Vista da vicino durante il lancio al salone di Parigi, la nuova XC90, suv maestoso con i suoi 7 posti distribuiti su 4,95 metri di lunghezza (e 2,14 di larghezza) per due tonnellate di peso trainate da motori in grado di garantire fino a 400 cavalli, non lascia dubbi: gli svedesi sono tornati a dire la loro. Certo, possono farlo sull’onda degli 11 miliardi di dollari di investimenti garantiti dai cinesi della Geely, dal 2010 padroni molto discreti di quella che resta la più grande azienda scandinava.

La Volvo non lo nasconde e la XC90 è una figlia ben riuscita della globalizzazione. I soldi cinesi, e la possibilità fra qualche anno  di costruire un discreto numero di maxi-suv  anche in Cina per ammortizzarne i costi di progettazione, consentono  alla Volvo di tornare ad esprimere al meglio il suo concetto d’auto: sicurezza, sicurezza, sicurezza più una certa dose d’eleganza.

A Parigi lo ha ribadito il capo della ricerca Volvo, Peter Mertens. “Con il nostro programma Vision 2020, tra pochi anni intendiamo azzerare il numero di morti e feriti gravi in incidenti in cui sono coinvolti le Volvo. La XC90 è un prodotto chiave di questa missione”, ha sottolineato Mertens. Che ha snocciolato anche qualche altro dato per assestare, sempre  con eleganza s’intende, qualche gomitata alla concorrenza: sugli ultimi 30.000 incidenti d’auto censiti dalle autorità svedesi è certificato che quelli che vedono coinvolte vetture Volvo contano un numero di feriti inferiore del 60% rispetto alla media generale e più basso del 20% rispetto ad altre marche premium.

Insomma, non senza un pizzico di ironia della sorte, la grande “cinese”  XC90 può sfruttare a pieno l’effetto sicurezza garantito  “made in Sweden”. Anche perché il  suv Volvo, che a listino viaggia fra i 50 e i 90 mila euro, è imbottito di ogni diavoleria elettronica in grado di proteggere i suoi passeggeri. Un trionfo di acronimi per le dotazioni di base (già complete) e di pacchetti di offerte per gli optional possono garantire di tutto: dalla frenata automatica agli incroci che vedono la presenza di altre auto al tensionamento protettivo dei telai dei sedili in caso di uscita di strada.

Mertens ha sottolineato, però, che Volvo non intende soffocare il piacere della guida. Anzi. La XC90 avrà un sistema elettronico che aiuta il guidatore a seguire lo stop and go del traffico intenso in città proprio per evitare che si annoi troppo. E la noia, si sa, è un antico nemico del “modello svedese”.

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