Ogni tanto torno nella zona dove sono nato per incontrare i vecchi amici. L’altro giorno, il discorso si è subito spostato sul macellaio che ha acquistato una Nissan e-NV200 bianca, un veicolo commerciale leggero (e refrigerato) elettrico. Gli eredi di Annibale (la macelleria, nata nel 1888, è uno dei locali storici di Roma) ora usano l’e-NV200 per le consegne soprattutto nel centro storico a privati, hotel e ristoranti. L’acquisto ha potuto contare su un incentivo del Comune di Roma di 5 mila euro e ora la carne è consegnata nella ZTL (e fuori) senza emissioni allo scarico. Un bell’esempio di come si possano coniugare diverse esigenze a vantaggio della collettività.

Torno a casa e mi vado a leggere i dati di vendita delle elettriche in Italia: solo 1.098 in tutto il 2014. A esser buoni, si possono aggiungere anche 375 veicoli tra ibride ricaricabili plug-in o ad autonomia estesa (extended range vehicle). Poche. Prendo allora i dati europei: nonostante un rassicurante +56,6%, le elettriche pure non arrivano a 40 mila. Per la precisione sono: 38.495. Per di più, poco meno della metà sono vendute nella sola Norvegia, non proprio un Paese dei più importanti per il mercato automobilistico europeo. E bravo Annibale.

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