Insieme al segmento C (quello della Golf, per intenderci), il segmento B rappresenta la storia del mercato dell’auto in Europa, e in effetti fa notizia che dopo dieci anni sia tornato a crescere. Nonostante la proliferazione di crossover sviluppati sulla stessa piattaforma, che di fatto oggi rappresentano, rispetto alle berline due volumi tradizionali, l’alternativa più frequente.
Dal momento che sono i prodotti a definire i segmenti – e non viceversa – si potrebbe pensare che in questi anni siano comparsi nuovi concorrenti in grado di sconvolgere il mercato. In realtà non è così, i nomi dei modelli più venduti nel primo trimestre sono sempre quelli, tra i più conosciuti e amati da generazioni di clienti di tutti i paesi: Fiesta, Polo, Clio, Corsa, Yaris.
Il fatto che più di un cliente su cinque tuttora scelga un’auto con queste caratteristiche riflette quanto siano cambiate negli ultimi vent’anni le esigenze del mercato e quanto i costruttori siano stati capaci di soddisfarle. Pur mantenendo lo stesso nome, questi modelli non sono neanche lontanamente paragonabili alle precedenti generazioni in termini di guidabilità, efficienza, abitabilità e sicurezza. A tutti gli effetti, essi sono l’espressione più autentica della capacità d’innovazione del settore automobilistico.
Rispetto a dieci anni fa, la grande assente purtroppo è la Punto. Forse troppo presto Fiat si è chiamata fuori dalla competizione, preferendo concentrare le risorse sui marchi 500 e Panda, una scelta che – si dice- sia oggi in fase di revisione critica. Paradossalmente, la nuova Corsa, le cui vendite sono aumentate più del 20% rispetto allo scorso anno, è ancora basata sulla piattaforma Punto, segno che a volte non è indispensabile investire risorse così ingenti per sviluppare un prodotto competente.
La performance di Corsa, insieme a quella di Clio, è tanto più eclatante in quanto ottenuta in concomitanza con quella di Mokka, e di Captur, che a loro volta sono tra le crossover compatte più vendute in Europa. Un modello chiave che invece ancora manca ai due giganti mondiali, Volkswagen e Toyota.
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