Tre eventi in poche ore. Roma, lancio del nuovo sub-brand Vignale da parte di Ford. Si parte dalla Mondeo e poi toccherà alla S-Max. La strategia Vignale si articola su “un’esperienza superiore di prodotto”, basata su una migliore qualità di produzione (100 controlli in più in fabbrica), una maggiore attenzione del processo di vendita in selezionati Ford Store e una serie di servizi esclusivi in grado di venire incontro a qualsiasi esigenza del cliente. In una sola parola: premium. Tanto più se la Mondeo Vignale (berlina) costerà oltre 41 mila euro, quanto una tedesca e neppure una entry level “qualunque”, un’Audi A4 2.0 TDI Quattro a trazione integrale.

Parigi, festa dei 60 anni dalla nascita della prima DS. Yves Bonnefont, CEO del marchio DS, ha annunciato un programma di 6 novità entro il 2020. L’obiettivo è sfidare le case premium. Il primo modello, come ho scritto sul Corriere della Sera, completamente nuovo però arriverà solo nel 2018. DS ha venduto 550 mila unità dal 2010 e punta, secondo quanto confermato da Bonnefont, a superare in un orizzonte di medio termine il 10% delle vendite globali di PSA: ai numeri del 2014, oltre 300 mila DS all’anno.

Neckarsulm, Annual General Meeting Audi. Il CEO Rupert Stadler, oltre a sottolineare l’ennesimo record di vendite di 591 mila unità nei primi 4 mesi del 2015, ha confermato il piano di sviluppo: passare dagli attuali 52 modelli presenti in gamma ai 60 previsti per il 2020. Otto in più di oggi. Tre dei quali saranno nuovi suv della famiglia Q. Uno, per la cronaca, anche completamente elettrico e atteso per il 2018. Sul piano è previsto un investimento di 24 miliardi di euro da qui fino al 2019. Una quantità di denaro incredibile.

Ma davvero Ford con Vignale, PSA con DS, e mettiamoci pure FCA con Alfa Romeo, vogliono sfidare Audi?

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