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Scegliere tra i costruttori di auto è spesso come scegliere il cane con meno pulci Lex Column FT
Autocritica / 3 Giugno 2015

John Elkann e il guaio delle fusioni

di Francesco Paternò

Il presidente di Fiat Chrysler Automobiles John Elkann ha confermato, il suo amministratore delegato Sergio Marchionne non proprio, ma certe cose funzionano come il tango, si balla in due. Elkann ha detto pubblicamente quanto anticipato dal New York Times: Marchionne  ha scritto una email a Mary Barra di Gm per proporre una fusione dei due gruppi, aggiungendo che la grande caccia a un partner che si compri FCA è aperta a altri interlocutori. Marchionne si è limitato a dire di aver scritto un “mucchio di email”. Elkann ha poi precisato quando va raccontando dal 2009, ai tempi dell’assalto perduto alla Opel: la Famiglia è pronta a diluire la sua quota in caso di una nuova grande fusione.

Elkann e Marchionne (solo in ordine alfabetico, il secondo è sempre il primo) continuano insomma a dare uno strano spettacolo.  Cercare una fusione a tutti i costi con qualcuno, meglio se più grande di FCA come GM (che oggi in borsa vale quasi tre volte di più) o addirittura il gruppo Volkswagen come adombrato tempo fa (che sempre in borsa oggi vale quasi sei volte più di FCA).

Al di là di banali considerazioni di business – se ti offri vali meno, oppure vuole dire che non funzioni – Elkann e Marchionne mi hanno fatto tornare in mente una celebre copertina dell’Economist, di cui per altro Elkann è azionista (non lo era al tempo della cover, datata settembre 1994).

“The trouble with mergers”, con due dromedari in fase di accoppiamento. Lo fanno anche gli elefanti, ricordavano i brillanti colleghi del settimanale britannico (+65% di vendite negli ultimi dieci anni, un fenomeno mondiale ai tempi della crisi dei media), gli uccelli e le api. Lo fanno le aziende di tutti i tipi, per tanti motivi come ci torna su in questa settimana l’Economist. Ma perché Elkann e Marchionne ci provano in un modo che sembra ancora più scomposto di quello dei dromedari?

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Commenti
    Fiat Chrysler lavora sull'auto a guida autonoma? – CarBlogger.it 28 Luglio 2015, 07:54

    […] l’auto a guida autonoma non è la priorità. Magari, meglio trovarla bella e pronta fondendo Fiat Chrysler con un altro gruppo più grande e più ricco. Il suo piano b, se non una exit […]

    Rispondi
    Politica industriale, Renzi oltre Marchionne – CarBlogger.it 7 Agosto 2015, 08:14

    […] Marchionne con FCA è partito bene con il nuovo piano industriale (Melfi in primis) ma, a parte la sua strana campagna di vendita porta a porta del gruppo, sarebbe ora che in Italia non ci fosse un solo costruttore e anzi il Paese diventasse terra […]

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Alessandro Marchetti Tricamo

Ingegnere in prestito al giornalismo. In tempi in cui nessuno presta più niente a nessuno, il futuro dirà se è l’affare della (mia) vita. Fallito il tentativo di eliminare l'auto dalla strada, vado a spasso con il nemico: scrivo di Lei per il Corriere della Sera e Quattroruote. Il mio terzo tempo si chiama Carblogger.it. Surfista, verde dentro.

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Francesco Paternò

Una vita a il manifesto, da redattore a direttore editoriale, dove nasce il blog autocritica. Una seconda vita da collaboratore, dall’Espresso a Rai1 a Repubblica, con pit stop a Evo, Quattroruote, InterAutoNews. Si vive solo due volte, ma non è vero: per questo oggi c’è anche Carblogger.it e pagina99. Francofilo, interista di sinistra.

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