Ci sono iniziative che rompono gli schemi. E piacciono molto a chi ha imparato a vedere l’auto con un’altra prospettiva. E’ il caso dell’amore scoppiato tra Kia Motors Italia e BlaBlaCar. Per chi ancora non la conoscesse, BlaBlaCar è una piattaforma di ride sharing da 20 milioni di iscritti in 19 paesi che mette in contatto online automobilisti con posti liberi a bordo delle proprie vetture e persone in cerca di un passaggio che viaggiano verso la stessa destinazione. Si condividono viaggio e spese. Il gioco è fatto. E all’auto di proprietà si può anche rinunciare. Tanto più se in tasca si hanno le tessere del car sharing per muoversi in città.

Per carità, quello tra BlaBlaCar e Kia Motors Italia può essere la tipica infatuazione estiva (il gran caldo avrà pure giocato la sua parte) e il fatto che l’accordo si “limiti” alla realizzazione di 15 episodi realizzati in altrettanti viaggi condivisi a bordo di una Kia Soul, diffusi in rete (social compresi) da ottobre, in parte lo dimostra. Però un servizio che spinge a rinunciare all’auto e che trova come partner proprio un’industria automobilistica, è una scelta non convenzionale (come le linee della Kia Soul scelta d’altronde) che potrebbe premiare. Andare a letto con il nemico, mi sembra un’idea davvero niente male.

Commenti
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    È solo il disperato tentativo di un ufficio marketing che non invidio. Perché la Kia Soul – piuttosto immeritatamente – non la vuole NESSUNO. In tutta Europa.
    Quindi se BlaBlaCar fa parlare della Soul, ben venga: farebbero un patto anche con Belzebù pur di riuscire a piazzarne qualcuna senza rimetterci!

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    Più che disperato, direi originale e divertente. Per i risultati della Soul: nel primo semestre in Europa se ne sono vendute 7.042 unità, più del doppio dello stesso periodo dello scorso anno (è vero si partiva bassi …). Non è la Sportage ma ha contribuito a far superare a Kia le 200 mila unità nei primi 6 mesi in Europa (record per i coreani).

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