Auto? Non è detto che per attraversare l’anno che verrà abbiamo bisogno di una macchina nuova. Anzi altra, perché nuova può significare anche usata, ereditata, prestata, noleggiata. L’importante è che l’auto non sia un obbligo, come la mancia negli Stati Uniti. Forse lo sapete, ma è l’inizio della fine di un’epoca, per la mancia, e probabilmente per le quattro ruote come le conosciamo.

Auto? Danny Meyer, boss a New York della catena di ristoranti Union Square Hospitality, ha annunciato di aver abolito nei propri locali l’obbligo di quel 15 per cento di mancia (il minimo) con cui i clienti permettono negli Stati Uniti di far campare meglio (stime dell’Economic Policy Institute) 4,3 milioni di camerieri. Da Meyer, i prezzi del menu sono aumentati un po’ e, si presume, il personale pagato di più.

Fine di un’usanza introdotta in America dopo la guerra civile, fine di un servizio legato al buon cuore degli avventori (dal 15% in su) e alla capacità dei lavoratori (fra discriminazioni di ogni tipo, cominciando dal sesso) di sfoderare un sorriso al momento giusto o di non farsi vedere mentre rimettono sul piatto una forchetta caduta a terra. Niente più mancia obbligatoria, perché Meyer e studi da lui consultati dicono che così non si migliora il rapporto con il cliente, mentre per esempio in Giappone – dove la mancia è considerata sconveniente – il servizio al tavolo è in genere eccellente.

E l’auto, finirà come la mancia da Meyer? L’auto già non è più obbligatoria, non fa status (Cina esclusa), rimane parcheggiata 23 ore al giorno su 24 (in America, studio Morgan Stanley), inquina anche a chilometri zero. Però, se proprio volete comprarne una, ecco qualche consiglio.

Non vi darò i nomi dei modelli.  Sono già in molti a farlo, li trovate ovunque.

Però, se proprio insistete, che la vostra nuova auto del 2016 sia la meno intossicante possibile: elettrica, ibrida, a gas, a idrogeno se bazzicate Bolzano dove c’è l’unica stazione di rifornimento italiana, condivisa.

E il resto mancia. Buon Natale.

Lascia un commento