La Porsche non sta sviluppando sistemi di guida autonoma, perché i suoi clienti amano ancora guidare le proprie auto. Parola del ceo del marchio tedesco, Oliver Brume, a un quotidiano tedesco. Viva la faccia: ai tempi in cui dire che i robot prenderanno il volante al posto degli umani con l’obiettivo di avere zero incidenti è politicamente corretto e molto cool, alla Porsche fanno il gesto dell’ombrello. Tiè, la guida è mia e me la gestisco io.

Dalla Porsche è una mossa furba di marketing. I sistemi di selfdriving che stanno sperimentando all’Audi ovviamente possono essere applicati a tutti i marchi del gruppo, Porsche compresa. Ma che un costruttore di auto sportive rivendichi oggi una scelta di passione, fa bene all’identità e a coloro che la ricercano.

Eppoi, non è che Porsche così torna al Medioevo. Questi stessi uomini che dicono no agli algoritmi hanno già fatto cose impensabili alla intoccabile 911, l’inizio e la storia. Prima le hanno tolto l’aria passando all’acqua, poi gli hanno messo un turbo al posto dell’aspirato, nel 2018 – promette Brume – sarà pure ibrida. Neanche un robot forse ne vorrebbe più sapere, altro che…

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