Mala tempora currunt. Il mondo non è un posto sicuro: non solo le sue periferie più lontane, dimenticate dai media e vittime dei soprusi dei più forti. I molteplici episodi di terrorismo, abbiano essi matrice islamica o siano frutto di isolati episodi di follia individuale, hanno messo in crisi la serenità di tutti gli strati sociali..

Questa nuova situazione di terrorismo diffuso genera la necessità di soddisfare un bisogno di sicurezza che coinvolge tutti i cittadini, che chiedono alle istituzioni di vigilare e garantire un tranquillo svolgimento delle attività sociali, e di coloro che sono chiamati ad assolvere questo compito. Sono queste le premesse che spiegano, nel settore automotive, l’incremento a doppia cifra dei fatturati delle aziende che forniscono alle auto gli allestimenti di blindatura necessari per garantire l’incolumità dei trasportati a fronte di attacchi armati.

L’auto blindata è diventata per molti una necessità. Che parte, nel processo di differenziazione rispetto alla vettura di serie, dal componente più fragile: il finestrino.

Nella macchina blindata esso aumenta di spessore, essendo costituito da pannelli multistrato intervallati da film protettivi e da strati di kevlar, che servono a depotenziare l’energia cinetica di un possibile impatto causato da un proiettile o da un’esplosione. Altro punto rinforzato sono le portiere, che vengono protette da lastre d’acciaio (o materiali analoghi) che possano garantire la deformazione a seguito di urto (non la rottura, che è ovviamente più pericolosa per i passeggeri).

Il sottoscocca è di fatto danneggiabile solo a seguito dell’esplosione di bombe a mano, per cui viene protetto solo nelle blindature più pesanti grazie a placche di metallo inserite a protezione delle giunzioni, degli organi mobili, del pianale e del serbatoio. Anche le gomme hanno la loro versione blindata: sono quelle certificate antisfondamento e antiscoppio, che continuano a funzionare anche nelle situazioni di pericolo già ipotizzate.

Ce n’è per tutte le esigenze: dai livelli di blindatura più leggeri fino alla limousine di Barack Obama, “The Beast”: cinque metri e mezzo di lunghezza per sette tonnellate di peso, con accessori di sicurezza che arrivano a prevedere perfino sacche di sangue dello stesso gruppo sanguigno del presidente. Sembra un film di James Bond, invece è la realtà: mala tempora currunt

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