Nella mia recensione feuilleton del libro di Patrick le Quément “Design between the lines” (dopo questo post di introduzione e questo sulla Renault Avantime), m’imbatto nel capitolo 11 in cui il designer francese parla di auto del futuro. O almeno su come rappresentarle in diverse epoche.

Le Quément  tira giù una rasoiata a un concetto cardine del settore: “Stile è per sua definizione una cosa del momento; dire ‘advanced style’ è una contraddizione in termini e non può mai esistere”. E così insiste: “Prendete Leonardo da Vinci, il più grande designer di tutti i tempi.  Ha inventato di tutto, spesso secoli prima degli altri: dai sottomarini ai carri armati, dagli aerei agli elicotteri, le sue idee e i suoi concetti sono stati in anticipo sui tempi. Ma per il design, sono stati tutti fermamente ancorati ai loro secoli. Questo per dire che, quando si parla di stile, non si può fuggire dallo spirito del momento”.

E’ “spirito del momento” anche la spettacolare Citroen SM? Nello stesso capitolo, le Quément parla infatti anche dell’auto che proprio in questi giorni compie 50 anni, disegnata dal francese Robert Opron, che diventò capo del centro stile Citroen dopo essere stato il braccio destro di Flaminio Bertoni, padre della Citroen DS fra le altre.

La SM aveva linea coupé francese e motore V6 italiano. Un’auto stupefacente che durò poco sul mercato, travolta sia dalla crisi petrolifera seguita alla guerra del Kippur sia dai guai in cui finirono in quegli stessi anni Citroen e Maserati. Le Quément la definisce “capolavoro di pensiero futuristico”, “un design mai più eguagliato”. Stile Leonardo?

(3 – continua)

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