Di TikTok so soltanto quello di cui leggo. Che è molto denigrato dagli adulti e che il social cinese sarebbe capace di spiarci. Dunque, secondo il governo americano e ora anche quello di Bruxelles. va disinstallato dagli smartphone se si è dipendente pubblico (ma non era il social per ragazzini, studenti, precari o scoraggiati che non cercano lavoro?). Mercedes, colosso privato, se ne fotte e ha deciso che integrerà TikTok nel sistema infotelematico di bordo. Chissà come farà con le sue maxi berline vendute alle amministrazione federali. Chissà che ridere per l’azionista di maggioranza del gruppo tedesco, il cinese Geely.

TikTok ci spia, come se non fossimo già spiati da Google e i suoi fratelli della Silicon Valley. “Si ama sempre ciò che nuoce”, scriveva Dumas. Concordo. Brava Mercedes. Sennò compratevi un’Alfa o cambiate server di posta e vi ritroverete all’inizio come al gioco dell’oca. Spiati sempre.

Non ho TikTok sul mio smartphone (cinese), ma sullo schermo mi spunta in ogni momento Elon Musk. Mica più per Tesla, ma per Neuralink, altra sua società creata nel 2016: lavora su come metterci un chip nel cervello. Lui sostiene che ora passerà dagli esperimenti sugli animali a prove su essere umani. Ovviamente non è la prima volta che lo annuncia senza poi farlo, ma anche Tesla è sembrata più volte non avesse un domani.

Neuralink studia come tradurre un segnale del cervello in un’azione digitale. Tipo, far partire la tastiera del pc – che adesso sto pestando con le dita – semplicemente con un impulso mentale (bella la vita, eh?). O come dice Musk: metti un “fitbit nel tuo cranio”.

L’obiettivo dichiarato di Neuralink e di chi lavora sul tema è di fare interagire l’essere umano con le macchine attraverso il pensiero, più o meno l’opposto degli spioni di TikTok (sempre da quel che leggo). Ma vai a sapere con chi è collegato il chip nel nostro cervello. E senza dimenticare che i tre quarti di chip del pianeta sono prodotti attualmente in Cina e zone limitrofe. Già governano l’auto mondiale e ne saranno sempre più il cuore sull’elettrico.

Ma poi, meglio TikTok o un chip in testa? La corsa è falsamente a tre: l’intelligenza artificiale galoppa e appena ho scritto qui un post interrogando ChatGPT, mi sono arrivati un sacco di messaggi carini di amici, ma forse no: “Sono io. Sono un robot”.

@fpatfpat

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