C’era una volta la Honda. Intesa come Casa automobilistica. Una delle tre grandi giapponesi, con Toyota e Nissan. E fra esse, la più esplicitamente votata all’innovazione in fatto di motori e trasmissioni. In Europa (27 Paesi più quelli dell’area Efta), nel 2007 ha venduto 313.484 auto. L’anno scorso 141.019. Cioè il 55% in meno, con un calo ben superiore a quello del mercato (peggio, fra le marche di volume, ha fatto solo Mazda).

E nonostante il lancio nel 2012 della nuova generazione della sua best-seller (la sport utility compatta CR-V), il trend negativo continua: solo 11.978 unità immatricolate nel giugno scorso, con una quota di mercato dell’1,1% immutata rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Peggio ancora vanno le vendite nel nostro paese: da 26.351 nel 2007, le nuove  immatricolazioni sono scese a 5.315 nel 2012 (quasi l’80% in meno), 2.430 nei primi sei mesi di quest’anno. Cifra che vale una briciola (lo 0,33%) di ciò che è rimasto del nostro mercato, la ventottesima posizione fra le marche e neanche un modello fra i 50 più venduti.

Vero è che fuori dal Giappone, Honda ha costruito i suoi successi più negli Usa (dove la berlina Accord è diventata stabilmente uno dei modelli più venduti in assoluto) che nel vecchio Continente. Ma una certa reputazione per la personalità dei suoi modelli, una compatta d’intonazione sportiva come la Civic, una roadster per duri e puri come la S2000 e due 4×4 che hanno precorso la trasformazione dei Suv in crossover (la CR-V e l’HR-V) se l’era fatta anche da noi. Non altrettanto si può dire di prodotti più recenti, le  semi-ibride CR-Z e Insight a cui la stessa Casa giapponese non ha mai dato la sensazione di credere più di tanto.  Ma l’inadeguatezza dell’offerta è probabilmente solo una parte del problema. Dove sta l’errore?

Commenti
    Avatar autore

    L’errore è la gestione delle concessionarie da parte della casa madre. Ho avuto modo di parlare con uno di loro. Gestione familiare, con controllo ossessivo da parte dei giapponesi e poca libertà di movimento. Stanno soffocando le vendite e non se ne rendono conto!

    Avatar autore

    Chi ne ha esperienza diretta, sa che lavorare con i giapponesi non è affatto facile. A questo problema si aggiunge, nel caso di Honda, la decisione – sulla pelle in primis proprio dei concessionari – di considerare non più strategica l’Europa. Ciò nonostante l’azienda abbia una fabbrica in Inghilterra, il mercato valga ancora nonostante la crisi 12-13 milioni di vetture l’anno (su 80 nel mondo) e tutti i concorrenti continuino a ritenere il vecchio Continente il terreno più propizio per la sperimentazione e l’introduzione delle tecnologie più avanzate.

    Avatar autore

    I proprietari di vetture Honda che conosco sono molto soddisfatti, quindi la sostanza c’è. Direi che l’insuccesso dipende dalle linee poco attraenti: la Civic anni ’90 fece sensazione, quelle successive sono state anonime o poco armoniose.

    Avatar autore

    La sostanza c’era, in effetti, su alcuni modelli (non tutti) degli Anni ’90. Ma un po’ s’è persa, dopo, insieme all’appeal. Torno sull’esempio della Civic: la penultima serie non solo era inguardabile, per quel look da monovolume bassa che la faceva assomigliare più a una supposta che a un’auto, ma anche inguidabile, a causa del baricentro alto, di una taratura delle sospensioni che senza migliorare effettivamente il comfort sacrificava la sportività e di uno sterzo che andava da tutte le parti meno quella voluta. L’attuale, invece, è senza infamia ma anche senza lode. Senza…

    Avatar autore

    Quando lavoro negli Emirati Arabi o Qatar non posso fare ameno delle stupende Honda Accord.Un’auto di una qualità eccezionale.
    A confronto AUDi Mercedes e BMW non valgono nulla.
    Provare per credere.C’e un solo problema i modelli venduti in medio oriente non sono gli stessi di quelli venduti in Europa,sembra siano prodotti in USA.
    Questo è il problema della Honda in Europa : Prezzi e modelli!

    Saluti
    Giuseppoe

    Avatar autore

    Beh, sentite questa, anche se relata refero senza avere avuto il tempo di verificare tutto. Alla fine di luglio una mia amica appassionata di Honda ha ceduto la sua vecchia Civic per comprarsi una Jazz. Ok la macchina, ma mi ha raccontato che alla consegna presso una concessionaria di Roma la Jazz non aveva né libretto di istruzione né gas per aria condizionata. Purtroppo se ne è accorta solo a casa. L ‘ha dovuta portare indietro, pagarsi un taxi per andare e tornare a riprenderla, niente auto di cortesia. Non si uccidono così anche le Honda?

    Avatar autore

    mi sembrano risposte date dalla concorrenza non da chi ha un honda, poi quello che dice che ha ritirato una honda senza gas dell’aria condizionata ho forti dubbi che la vettura fosse nuova.
    i modelli sono belli manca la massiccia pubblicità che fanno altre case dove pur avendo dei modelli inguardabili con la pubblicità riescono a vendere.
    comunque l’altro consumo ha fatto un’inchiesta su indice di affidabilità e indice di soddisfazione guarda caso è risultata la numero

    Avatar autore

    Mi devo pentire di aver ordinato una HR-V il 26 settembre 2015 e di non averla ancora ricevuta, ma non solo, addirittura il concessionario mi dice che a computer non figura alcuna DATA DI CONSEGNA PREVISTA. E’ possibile tutto questo?? Cosa mi consiglia di fare??

    Avatar autore

    Mi piace moltissimo la HR-V 1.6 cc Diesel, non l’ho ancora provata, ma il look esterno, le finiture interne e il baule, per me sono ottimi, e con i suoi 120 Cv come va tenendo conto anche dei consumi ??

    Avatar autore

    Salve Aldo, l’ho guidata molto tempo fa e a me il motore è piaciuto. Difficile, per altro, che un motore Honda deluda. Per i consumi non ho nulla di scientifico da sottoporre. Ma basta dare una occhiata a quelli dichiarati e fare una giusta tara come per ogni vettura. Se non sbaglio, ha un cambio manuale a sei marce, con sesta abbastanza lunga che dovrebbe aiutare nei viaggi autostradali. Cordialità, e sempre connesso a Carblogger.it (fp)

Lascia un commento