Guardare avanti. Anticipare il futuro. Intercettare le rivoluzioni. Parole diverse per rappresentare un intento che oggi è (o dovrebbe essere) comune a tutte le Case automobilistiche. Quello di evolvere il loro prodotto prima che la rivoluzione della mobilità in atto lo travolga (e stravolga) a prescindere. Perché i vari Uber, car2go, Google Car, moovit di cui sentiamo tanto parlare, sono solo l’antipasto di quello che vedremo su strada e soprattutto utilizzeremo per muoverci fra pochi anni.

Facile a dirsi. Difficilissimo a farsi quando si tratta di ripensare un oggetto che esiste da più di cent’anni. Eppure qualcosa si muove. Me ne sono accorto guidando in questi giorni una Bmw i3. Non vi voglio dire come va quest’elettrica (pubblicheremo una prova approfondita su OmniAuto.it). Piuttosto mi soffermo su una funzionalità che mi ha colpito perché segnala che l’approccio sta cambiando.

Smanettando (passatemi il temine) con il sofisticato sistema di infotelematica che in Bmw chiamano ConnectedDrive, mi sono imbattuto nell’opzione “Intermodalità”. Una parola magica che non avevo mai letto su un’automobile di serie e che sottointende l’opportunità di prendere in considerazione anche altri mezzi di trasporto per spostarsi da un punto A ad un punto B. Perché magari sono più efficienti in termini di tempi e/o costi. Così il navigatore dell’i3 può suggerire se ad un certo punto conviene lasciare l’auto in un parcheggio di interscambio per prendere la metropolitana, il tram o un’auto in car sharing. E’ questo il futuro della mobilità: integrare più mezzi di trasporto nell’interesse dell’utente finale.

Le case automobilistiche lo devono capire subito isolando ogni tipo di gelosia (che è fisiologica) se vogliono ancora orientare le esigenze di mobilità rimanendo protagonisti di questa rivoluzione. L’opzione presente sul navigatore Bmw è una piccolo grande segnale che qualcuno lo ha capito. Per ora sono i soliti costruttori tedeschi (anche Mercedes e Audi stanno lavorando in questa direzione). Ma il futuro del settore dipende da tutti. E allora mi auguro che ci sia una rapida contaminazione che potrà avvenire solo se si ragiona mettendo da parte, almeno per una volta, gli obiettivi di vendita di breve periodo…

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