Quindicimila non sono poche. Parlo delle ibride vendute nel 2013 in Italia. Per la precisione 14.939. A guardare i numeri, sono loro le protagoniste del 2013. Avevo pochi dubbi su questo, il termometro del nostro blog sin dall’inizio ha segnato la “febbre” per questi modelli con accessi a crescita verticale non appena abbiamo parlato di ibride. Carblogger è stato poi il trampolino di lancio dei gruppi di acquisto sulle ibride.

La quota di mercato ormai è superiore all’1%, una nicchia certo, ma il +118,4% rispetto al 2012 fa ben sperare. Soprattutto perché negli ultimi mesi la crescita è aumentata sempre di più. Quella delle ibride, diciamolo chiaramente, è il successo di Toyota che sul doppio motore, benzina più elettrico, ha sempre puntato. Non è un caso che se vai a leggere la classifica delle ibride più vendute trovi nei primi 4 posti solo le vetture giapponesi e un gran risultato di Yaris con 6.194 pezzi e Auris 5.430 (come vanno?).

Non solo. Non tutti saranno d’accordo ma è la vittoria del futuro sul passato. Il futuro di una tecnologia, il passato di combustibili come il gpl e il metano. A dirlo sono ancora i numeri: il metano cresce ma meno del previsto per un periodo di crisi e rimane penalizzato da una rete di distribuzione ancora ridotta (in particolare al sud) e si ferma a un +26,6%. Va peggio al gpl, nonostante un’offerta decisamente ampia, le auto a gpl perdono addirittura oltre il 10%. Deludono invece le elettriche ferme a solo 870 unità con una quota di mercato dello 0,007%.

Tutto bene per le ibride quindi? Non proprio. La notizia l’avete letta lo scorso fine settimana, altrimenti la trovate qui: gli incentivi per le auto più ecologiche previsti per il 2014 sono stati fermati. Magari come abbiamo già raccontato, proprio per dare più spazio a metano e gpl … Torneranno, dicono al Ministero dello Sviluppo Economico. Speriamo. Sarebbe un peccato fermare un fenomeno ormai consolidato che ha il sapore della consapevolezza di un futuro migliore.

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