Incentivi esauriti. Almeno la parte destinata anche ai privati. Sono durati poco più di 4 giorni. Si sapeva e in maniera ottimistica avevamo ipotizzato una decina di giorni. La notizia mi sembra però è un’altra. In poche ore sono stati prenotati i 9,51 milioni di euro, destinati all’acquisto, senza rottamazione, di veicoli elettrici o ibridi plug-in con emissioni di CO2 inferiori a 50 grammi per km.

Considerando che l’incentivo per questo tipo di veicoli valeva fino a 5 mila euro (al massimo pari al 20% del prezzo di listino), si può stimare siano stati ordinate, oltre a qualche centinaia di quadricicli o scooter a batteria, circa 3.500 auto elettriche o ibride plug-in. C’è da essere contenti: è un segnale che, se supportata da aiuti all’acquisto, ai clienti privati la mobilità elettrica piace.

Qualcosa però non torna. Nei primi 4 mesi in Italia si erano vendute solo 279 auto elettriche. In tutto il 2013 erano state 870: è possibile che in poche ore si siano riusciti a raggiungere 3.500 ordini? Quale filiale italiana ha sul piazzale tutte queste elettriche (e ibride plug-in) da vendere? Chi ha acquistato realmente le elettriche? Che strada prenderanno le auto a zero emissioni acquistate, in parte, con i soldi degli italiani?

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