A vederli, i conti Renault del 2013 non sono male. E’ vero il risultato operativo al netto degli oneri è negativo per 34 milioni (il 2012 aveva chiuso con un attivo di 183) e il profilo netto, cosa non da poco, si riduce di quasi 1 miliardo arrivando a 695 milioni. Eppure nei risultati finanziari e nelle strategie, in essere e future, ci vedo dei segnali positivi.

Il primo è contabile: il margine operativo delle vendite è salito al 3%. Siamo lontani dai numeri di tedesche premium e coreani, rispetto però all’1,9% del 2012 e all’1,8% del 2011 è un’accelerazione di passo non indifferente. Ci sono poi i risultati dell’Alleanza con Nissan8.266.098 veicoli venduti nel 2013, quinto anno consecutivo di crescita, grazie soprattutto al buon posizionamento di Nissan sul mercato degli Stati Uniti. Le sinergie tra le due Case dovrebbero generare, secondo le previsioni dei francesi, un risparmio alla fine del 2016 di “almeno 4,3 miliardi di euro“. In altre parole: l’Alleanza funziona. Se poi al dato 2o13 si includono anche le vendite della russa Avtovaz (Renault ha il 25%), si arriva ad una quota di mercato mondiale del 10%. Non male.

Così come sembra funzionare la partnership con Daimler – Mercedes (i tedeschi hanno una partecipazione del 3,1% in Renault e Nissan, che a loro volta hanno ognuna l’1,55% di Daimler) dalla quale i franco-giapponesi hanno tutto da guadagnare. Al prossimo Salone di Ginevra arriverà la nuova Twingo dal quale sarà sviluppata (e prodotta nello stabilimento di Novo Mesto, Slovenia) anche la Smart Forfour che verrà presentata in estate alla stampa. Nissan e Mercedes condivideranno poi la produzione di motori a benzina 4 cilindri Mercedes presso lo stabilimento Nissan di Decherd in Tennessee. La produzione dei motori, destinati ai modelli Mercedes e Infiniti (la Q50 sfrutta già il 2.1 4 cilindri diesel tedesco), avrà inizio a metà 2014 e raggiungerà una capacità annua di 250.000 unità

Senza dimenticare la partnership con Mitsubishi: due nuovi modelli di berlina tre volumi della gamma Renault, che saranno commercializzati con il marchio Mitsubishi. Il primo (segmento D) sarà prodotto nella fabbrica Renault-Samsung di Busan, in Corea del Sud, e destinato a Stati Uniti e in Canada. Per il secondo modello (segmento C) non sembra ancora stato deciso lo stabilimento produttivo. E’ poi probabile l’adozione della tecnologia ibrida plug-in di Mitsubishi sulle grandi berline Nissan.

Per continuare con la strategia prodotto: la Captur a qualche mese dal lancio è leader del segmento dei crossover più compatti in Europa (anche se il risultato dell’intero 2013 vede il primo posto della Nissan Juke). La Clio è stata la terza auto più venduta in Europa nel 2013 a poche migliaia di unità dal secondo posto della Ford Fiesta. Ora arriva la Twingo, poi toccherà al rinnovamento completo, con in ordine la Trafic, l’Espace (a settembre al Salone di Parigi in veste semi-suv), la Megane e la Scenic. In mezzo un nuovo crossover del segmento D. Tutti, Twingo a parte, sviluppati sulla stessa piattaforma C e D dell’Alleanza da circa 3 milioni di vetture.

Dacia continua ad essere un successo senza precedenti e nel 2013 ha sfiorato le 300.000 unità con una crescita del 22,8% rispetto al 2012. E per finire un dato se vogliamo ancora più interessante: l’Alleanza, alla fine del 2016, dovrebbe raggiungere il 100% del tasso d’utilizzo delle sue capacità produttive in Europa.

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