Audi presenterà in gennaio a Detroit la nuova generazione della Q7. Il suv avrà anche una versione e-tron Quattro ibrida plug-in Diesel. La Q7 sarà destinata soprattutto a Stati Uniti e Cina (in Europa il segmento dei grandi suv è in calo), mercati dove però il Diesel da sempre non è mai stato accettato. Non sarebbe stato meglio un ibrido plug-in a benzina? Tanto più che negli Stati Uniti il prezzo del gallone è sceso sotto la soglia dei 3 dollari?

Dubbi che ho girato a Luca De Meo, membro del Board e responsabile marketing e vendite del gruppo Audi, incontrato al City Lab che i tedeschi hanno aperto in Via Monte Napoleone a Milano: “Ti sbagli. Il Diesel negli Stati Uniti è ormai cool” è stata la risposta. Secondo De Meo, i pregiudizi sul Diesel in Usa sono ormai caduti e viaggiare a bordo di un’auto a gasolio inizia a fare tendenza.

I numeri a dir la verità sembrano dire il contrario: secondo la Nada (National Automobile Dealers Association), da inizio dell’anno negli Stati Uniti, si sono venduti 442.324 veicoli a gasolio su 14.936.682 totali. Le Diesel, pur cresciute del 10,8%, hanno una quota appena sotto il 3%.

E’ vero che il “cool” spesso non ha nulla a che fare con i numeri ma la questione non è da poco: pur in crescita del 15,4% da inizio anno, Audi se la batte al quarto posto del segmento premium con Cadillac ed è dietro Lexus. L’obiettivo è raggiungere le 200 mila unità entro il 2020. E’ qui che Audi, leader in Europa e Cina, si gioca la corsa al primato dell’industria premium è qui che deve consolidare la sua immagine e forza. Farlo (anche) con un motore a gasolio, è una scelta coraggiosa. O azzardata?

Lascia un commento