A Ginevra parlando con Ulrich Hackenberg, membro del Board di Audi e a capo dello sviluppo, sui progetti per il futuro, sono usciti, neppure a farlo apposta, altri due suv. Il terzo, lo aveva già confermato nei giorni scorsi Rupert Stadler, numero 1 di Audi, con l’arrivo entro il 2020 di una Q8 destinata a competere con X6 di Bmw e nuova la GLE Coupé di Mercedes.

Hackenberg ha di fatto confermato l’arrivo di un crossover più piccolo della Q3 che, come ho scritto sul Corriere della Sera oggi, non si chiamerà Q1: “Sigla troppo low-cost che potrebbe dare un’immagine di accessibilità ad un prodotto che invece non lo è”, la spiegazione del manager tedesco. Chi è conoscenza di quanto accade a Ingolstadt mi ha detto che potrebbe chiamarsi Junior. Ma è solo una voce dal sapore di gossip tutta da verificare. Di certo non sarà Q2, saldamente in cassaforte nel quartier generale (quale?) di FCA.

Quello che però colpisce di più è che Hackenberg ha dato per ufficiale anche un crossover nella famiglia TT. Una sorta di una TT offroad già anticipata da un concept al Salone di Pechino l’anno scorso (in foto) che avrebbe ricevuto il via libera per il mercato per il 2017. D’altronde anche Luca De Meo, responsabile marketing e vendite Audi, come avevo scritto qui , già in Cina era sembrato possibilista.

Ma con una Q3 già in listino, non c’è il rischio di cannibalizzare l’altro crossover di casa?

Audi TT offroad

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