Qualche giorno fa, il ministro dei trasporti inglesi Robert Goodwill, parlando alla conferenza della SMMT, Society of Motor Manufacturers and Traders, ha dato una serie di spunti interessanti sulla guida autonoma.

“Per la prima volta, veicoli e strade saranno progettate per lavorare insieme”. Per questo, l’Inghilterra ha deciso di giocarsi la partita mettendo in campo 15 miliardi di sterline nel suo Road Investement Strategy approvato lo scorso dicembre. Di questi 100 milioni sono dedicati alla mobilità intelligente, dei quali 40 milioni a supporto di attività di guida autonoma con l’obiettivo, più volte dichiarato da Goodwill, di voler fare dell’Inghilterra, il posto ideale al mondo per testare questo tipo di veicoli. Non è un caso allora che le città di Greenwich, Milton Keynes, Coventry e Bristol siano state scelte dal Governo come centri per il test di veicoli a guida autonoma e per questo riceveranno 19 milioni di sterline di finanziamento. In Inghilterra, qualunque sia la città, un’auto a guida autonoma comunque non deve aver alcun permesso speciale (ma deve rispettare un code of practice) e può circolare liberamente in strada. Un vantaggio tecnologico che per Goodwill può valere 40 miliardi di sterline nel 2030. Molto di pù di quanto investito oggi. Le prime, come scrivo su Quattroruote, saranno le flotte.

Parlando di veicoli e strade che dialogano, non poteva rimanere fuori l’auto elettrica (e ibrida plug-in): il governo inglese spenderà 550 milioni di sterline da qui al 2020 per supportare e incentivare gli ULEV, Ultra Low Emission Vehicles e per costruire una rete di stazioni di ricarica in modo che il 95% delle strade principali possa contare su colonnine di ricarica veloce ogni 20 miglia. Saranno poi 6,6 milioni di sterline le risorse investite per 12 nuovi distributori di idrogeno. Senza per questo penalizzare le altre forme di mobilità come la bici, come dimostra il caso Londra dove sono in costruzione delle vere e proprie tangenziali ciclabili.

Certo c’è un mercato dell’auto che tira (2.476.435 unità vendute nel 2014) e una produzione che l’anno scorso ha superato 1,5 milioni di veicoli ma … quanto è lontana la nostra Italia.

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