Si è conclusa la stagione 2015 di Formula 1, che ha visto ancora una volta il dominio incontrastato di Mercedes. Ma questa non è una notizia, visto che sono stati due anni in cui Mercedes, salvo rari casi, è stata irraggiungibile. Vi siete invece mai chiesti se la squadra che vince il campionato è anche la migliore in termini di gestione del budget? Quanto spende e soprattutto spende bene?

La classifica “sul campo” vede prima Mercedes e ultima McLaren, ma qual è la classifica dei team in termini di efficienza? I budget 2015 dei team sono cifre da capogiro, con RedBull, Mercedes, McLaren-Honda e Ferrari che spendono ben oltre 400 milioni di euro ciascuna, c’è poi la Williams che spende meno della metà e poi a seguire tutte le altre. Questo è il dettaglio, in milioni di euro:

 

Red Bull                      469

Mercedes                    467

McLaren-Honda          465

Ferrari                         418

Williams                       186

Lotus                           139

Toro Rosso                 137

Force India                  130

Sauber                         103

Manor                         83

 

Solitamente nelle aziende industriali si calcola il costo unitario di prodotto, in modo analogo nella Formula 1 possiamo usare il costo per ogni punto ottenuto in Campionato. Consideriamo i punteggi ottenuti negli ultimi tre Campionati, facciamo la media, che usiamo per confrontarla con il budget e….questa è la classifica (sempre in milioni di euro):

 

Mercedes                    0.8

Williams                       0.96

Lotus                           1

Force India                  1.1

Red Bull                       1.2

Ferrari                         1.3

Toro Rosso                  3

Sauber                         3.2

McLaren-Honda          4.2

Manor                         n/a

 

Quindi la più efficiente è anche quella che ha vinto, mentre McLaren-Honda, oltre ad aver avuto un annus horribilis, è anche la peggiore in termini di gestione del budget.

Ovviamente queste statistiche vanno prese con le pinze, data la difficoltà nel reperire numeri veramente attendibili per quanto riguarda il budget dei team; manca inoltre l’analisi dei ricavi, ma è sicuramente interessante vedere che spese elevate non sono certo garanzia di successo. Il team di Woking ne è l’esempio perfetto,  poiché ogni punto guadagnato è  costato loro ben 4,2 milioni di euro!

Complimenti invece alla Williams, la quale dimostra che, gestendo bene un budget inferiore di oltre la metà a quelli dei primi quattro team in termini di risorse, ha un costo per punto quasi analogo alla prima classificata. Ferrari vivacchia a metà classifica, ma se riuscisse a risparmiare un po’ potrebbe raggiungere la Williams, pur rimanendo in gara per vincere il Campionato.

Naturalmente il risparmio di costi nella Formula 1, per Ferrari si tradurrebbe in un aumento dei costi nella divisione auto, alle voci Ricerca e Sviluppo e pubblicità. Il fatto è che ormai Ferrari è quotata e gli investitori sono molto attenti alla redditività e alla crescita potenziale, quindi prima o poi potrebbero “accorgersi” anche della scarsa efficienza in Formula 1. Forse l’andamento del primo mese di quotazione di RACE (questo il nome con cui Ferrari viene scambiata a Wall Street, che dal 21 ottobre ad oggi fa circa -11,50%) è sintomo anche di questo.

Ma torniamo alla classifica dell’efficienza dei team. Mi sembra che spesso, in Formula 1, il focus sia sul fatto di mettere un freno ai costi del Circus ma, anche solo da un’analisi veloce e sicuramente sommaria come quella che ho appena fatto, è evidente che, come in tutti gli sport e in tutti i settori, non è tanto un problema dell’entità degli investimenti fatti, ma di come questi investimenti vengono fatti e di come vengono allocati.

Tutto questo, tra l’altro, senza parlare minimamente dei ricavi della Formula 1, dove sicuramente si potrebbe fare molto “ordine”. Ma questa è un’altra (assai lunga) storia.

Commenti
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    Mah… dubito che gli andamenti in F1 possano influenzare le azioni Ferrari quotate in borsa. A Wall Street non è stato registrato semplicemente come marchio di lusso e basta?

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    I prezzi e le valutazioni di Ferrari dipendono da molteplici variabili, tra cui anche l’andamento e i risultati ottenuti in Formula 1. Si tratta indubbiamente di un’azienda legata al settore del lusso ma, in ultima istanza, il bilancio dipende principalmente dalle vendite attuali e potenziali di auto (oltre che dalla vendita di motori a Maserati, dal merchandising e dai parchi divertimenti). Ferrari non fa investimenti in marketing per pubblicizzare le proprie auto, la Formula 1 rappresenta un buon “volano” quindi, indirettamente, la classifica del Campionato di F1 ha un impatto anche sulle auto destinate ai privati e quindi su bilancio, prezzi e valutazioni dell’azione.

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