E’ iniziata l’estate e, per qualcuno come il numero uno di Daimler, Dieter Zetsche, potrebbe essere lunga e calda, come lo fu per Paul Newman e Joanne Woodward nell’omonimo film del 1958. Lo sarà sicuramente per quelli che perderanno i mondiali, per chi li guarderà e per chi non li guarderà.

Insomma, la Daimler di Zetsche ha tagliato le sue stime degli utili per il 2018 spiegando questa mossa con quattro motivazioni, tutte plausibili ma un po’ sospette

1) Prima di tutto gli effetti negativi dall’aumento delle tariffe in Cina per i veicoli prodotti negli Stati Uniti, 2) la diminuzione delle vendite dovute all’introduzione del WLTP (le nuove norme di omologazione in Europa), 3) i costi relativi ai richiami di Mercedes Van legati alle recenti notizie del diesel, 4) l’indebolimento della domanda in America Latina nel business dei bus.

Senza entrare nel merito dei numeri, ci sono un paio di questioni che lasciano perplessi. Intanto è strano e prematuro che Daimler abbia abbassato le stime degli utili sulla scorta dell’aumento delle tariffe cinesi, poiché queste tariffe non sono ancora state confermate. Siamo nel pieno dello scontro tra Usa e Cina e gli effetti finali non li conosce ancora nessuno: come fa Daimler ad aver trasformato in numeri l’impatto sulle vendite delle GLE, GLE coupé e dei modelli GLS che potrebbero essere i più colpiti dai potenziali dazi cinesi? Mano avanti?

L’altro punto è legato al WLTP. Anche il gruppo Volkswagen ha recentemente annunciato ritardi nella produzione e nelle vendite dovute all’implementazione del WLTP, ma qui Daimler sta dicendo di aver sbagliato a fare i conti e che l’impatto per ottenere le nuove omologazioni sarà più grande del previsto?

E veniamo al costo legato ai richiami per i problemi sul diesel. Si è partiti da 1.000 Vito per arrivare ad un richiamo di 774.000 veicoli. Che sia invece questo la causa di tutti i mali e si sta preparando qualcosa di più grosso in casa Mercedes anche per i suoi diesel? E se arrivassero anche le multe, quelle che hanno pesato così tanto nel caso Volkswagen? Forse potrebbe essere davvero un’estate lunga e calda per Daimler e il suo boss Zetsche.

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