Amo l’aggettivo tardivo solo quando al mercato lo leggo sul cartellino dei mandarini, ultime meraviglie di stagione. Ma se scivolo dentro il mercato delle idee oggi non riesco a fare a meno di un elogio tardivo del sei cilindri turbodiesel. Un motore in via di estinzione con quella cilindrata sui tremila che suona antica, immersi come siamo in un’epoca di elettrificazione e di segreti e bugie sulle emissioni. Ma si può dimenticare?

Mais non, il ricordo del sei cilindri turbodiesel irrompe come addentando un pezzetto di una madeleine. Sensi che si risvegliano dopo aver guidato recentemente la nuova Range Rover con un sei cilindri turbodiesel da 350 cavalli, più l’aiutino di un sistema mild hybrid. Non che ne avesse bisogno dal punto di vista anagrafico: potenza e coppia bastano e avanzano, l’aiutino – penso – sarà servito per scavallare meglio l’omologazione e poi farsi dire in giro quanto sia politicamente corretta (o quasi, perché è noto che il mild non va a mai a zero emissioni). Discorso che vale per tutti coloro che lo usano.

C’è stato un tempo, un lungo tempo in cui guidavo per lavoro in un anno anche 80 novità tra modelli inediti e nuove motorizzazioni. Non andavo alla ricerca del tempo perduto, ma mi sembrava di perderne meno quando ero al volante di un’auto con sotto un sei cilindri turbodiesel. Immergevo il cucchiaino del tè in questo miracolo di tecnica, silenziato e privato di ogni vibrazione, dotato di tanta coppia immediata e di qualche gelosia del benzinaio, accoppiato in genere a un cambio automatico (mai capito perché il migliore ZF fosse quello mappato da Bmw). Che era, come si dice, la morte sua. Sì, il sei cilindri turbodiesel mi turbava.

Azzanno la madeleine spingendo un po’ su quest’ultimo sei cilindri con l’aiutino ibrido e sulla strada di Swann mi sembra che in fondo vada come un motore elettrico dei nostri giorni: coppia immediata e allungo limitato (o almeno mai come un benzina) tra comfort acustico e grinta di piacere. Lo so, paragone da scomunica.

Metto via Proust e la madeleine (che poi a guardarla bene ha un po’ le forme di un’auto) quando leggo che Mazda ha appena promesso un nuovo sei cilindri turbodiesel di 3300 di cilindrata capace di essere omologato Euro 7. Peccato che le norme Euro 7 non ci siano ancora (appuntamento a luglio): leggono nel pensiero?

Fa niente, bravi jap, elettrificatevi anche voi per sopravvivere, ma senza abiure di un passato che non passa. Grazie perché mi fate commuovere, come quando la domenica mattina a Combray andavo a dare il buongiorno a zia Leonie.

@fpatfpat

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