Il futuro di Opel è oggi così in dubbio che Gm ha dovuto accelerare, annunciando un investimento di 4 miliardi di euro sulla controllata europea Opel da qui al 2016. Obiettivi, 23 nuovi modelli, 13 nuovi motori, risalire la china delle vendite, tornare all’utile e provare a far digerire al paese che per la prima volta dal dopoguerra viene chiusa in Germania una fabbrica di auto a Bochum. Zona industriale già tartassata dalle multinazionali, recentemente abbandonata dalla finlandese Nokia dopo aver preso anche aiuti pubblici regionali.
In Germania si vota a settembre, l’economia non tira come al solito, perfino il mercato dell’auto è in flessione, l’Europa non sta per niente bene. Il sistema-paese tedesco è più che preoccupato, per Opel e non solo. “Opel gode del piano appoggio della sua casa madre”, ha dovuto ribadire al quartier generale di Russelsheim Dan Akerson, ceo di Gm venuto per l’occasione da Detroit a incontrare esponenti dell’economia, del sindacato e della politica tedesca. “Questa partnership è più solida di quanto non lo sia mai stata”, ha insistito Steve Girsky, vice president di Gm con delega al malmesso braccio europeo. “Stiamo iniziando a scrivere un nuovo capitolo della storia di Opel”, ha chiosato Karl Thomas Neumann, dal primo marzo scorso a capo di Opel. Dichiarazioni di fedeltà che suonano male, nel momento in cui il 73% dei lavoratori di Bochum ha bocciato la proposta di accordo aziendale perché non si fidano più di parole e i vertici di Gm-Opel si accingono a confermare la chiusura della fabbrica.
Un dubbio che vale 4 miliardi di investimenti e una storia finora sbagliata. Se Neumann è il terzo amministratore delegato di Opel in poco più di due anni e settimo presidente di Gm Europe in poco più di tredici e la Opel con il resto delle attività europee di Gm ha perso 18 miliardi di dollari dal 1999, di cui 1,8 soltanto nel 2012, ci sarà un perché … Futuro cercasi, e non solo a Bochum.
[…] di Gianni Agnelli. Più interessante è la sua rilettura della vicenda Opel, marchio in profondo rosso da anni che la Gm non riesce a portare sopra la linea di galleggiamento. Nonostante, va detto, una […]