Toyota Yaris Hybrid, conviene?

La Toyota Yaris Hybrid è la prima full del segmento B ad arrivare sul mercato. Con questa Yaris, la discussione su quanto conviene una ibrida rispetto a una diesel è aperta in una fascia di mercato delicata, dove il prezzo è il primo argomento di acquisto.  Anche se l’esperienza del marchio nell’ibrido – ormai lunga tre lustri e 4 milioni di modelli venduti nel mondo – va presa a mio avviso come un altro importante elemento da valutare. Non mi dilungo su tecnicalità che trovate sui siti e riviste specializzate, ma sulla Yaris il sistema benzina-elettrico è stato ulteriormente affinato e se avete bisogno di conferme su affidabilità, consumi e costi di manutenzione. basta chiedere a un tassista di Roma o Milano che gira sulla sorella più grandeToyota Prius. Mai sentito risposte positive tanto univoche, da gente che usa davvero l’auto.

Ho guidato la Yaris ibrida per strade olandesi intorno ad Amsterdam, piatte e senza traffico, in cui il motore elettrico entra in funzione molto più spesso di quel che mi sarei aspettato, fino a una velocità di 60 chilometri all’ora.  Il motore termico è un 1500 a benzina più l’elettrico per 100 cavalli complessivi, dunque comparabili con i 99 del 1300 benzina e i 90 del 1400 diesel. Rispetto ai modelli con motori tradizionali, la ibrida va guidata con altro spirito: se schiacciate l’acceleratore perché avete fretta, il cambio a variazione continua fa il rumore di un Ciao d’antan e i 30 chili dichiarati in più rispetto alla diesel vi sembreranno più pesanti di quel che sono. Se invece adottate un cambio di passo, una filosofia slow in cui è la vita che scorre intorno e non voi che correte via, allora la ibrida è perfetta, nella sua silenziosità anche a velocità autostradale e nella consapevolezza di inquinare meno, grazie ai 79 grammi per chilometro di anidride carbonica emessa (dati dichiarati, contro i 127 del benzina e i 104 del diesel).  Info sui consumi, sempre da tabella ufficiale, cui bisogna fare una tara come per tutte le vetture, omologate secondo criteri che nella vita di tutti i giorni non si ritrovano più. In città, dove la superiorità ibrida è più netta, la Yaris ibrida dichiara 32,3 chilometri con un litro, contro i 20,8 del diesel e i 14,7 del benzina.  Nel misto, la ibrida si attesta sui 28,6. Notevole. Ulteriore info sulla funzionalità: il pacco batterie è sotto il sedile posteriore, per cui il bagagliaio ha la stessa capienza delle altre.  

Conviene, allora? La Toyota ha fissato il prezzo della ibrida a 17.500 euro, tanti per un segmento B, ma lo stesso dell’equivalente versione diesel, mentre la benzina con stesso cambio automatico ne costa 17.000. La partita, insomma, si gioca con il diesel, e la convenienza vera alla fine dipende dalla scelta di vita che si vuole fare, mentre il benzina (che a me piace molto) lo vedo dietro. La vendita della ibrida inizia da settembre, quando potrebbero entrare in gioco gli incentivi governativi per le auto a basse emissioni; la Yaris con due motori potrebbe contare su 1.200 euro di sconto, avendo emissioni di co2 sotto i 95 grammi per chilometro. Soldi che tuttavia non cambiano il destino di un prodotto, in tempi di crisi come oggi. La prevendita inizia in giugno, probabile che il concessionario tenga conto di questa variabile o comunque provate a farvi togliere subito i 1200 euro se decideste di comprarla adesso. Mi resta soltanto un dubbio: Massimo Gargano, presidente della Toyota Italia, ha detto che da noi nel 2013 a pieno regime conta di vendere il 10% di ibride sul totale Yaris, mentre in Europa la previsione del gruppo è di venderne il 20%, una su cinque. Gargano sostiene che la sua previsione conservativa è dettata dall’assenza per ora di incentivi in Italia per queste vetture.  Ma davvero gli aiuti pubblici possono valere addirittura la metà di un obiettivo, considerando che l’Italia è il primo mercato europeo per Yaris?