Gli incentivi Fiat Alfa Romeo e Lancia sono stati annunciati il primo aprile. Un pesce, ho pensato subito anche perché quel giorno stavo all’estero. E invece no, tutto vero: 2.000 euro di sconto per chi rottama l’auto e ne acquista una nuova dei marchi italiani, 3.000 euro se lo si fa attraverso il finanziamento di FCA Bank (a Torino conviene la seconda, perché è sulla finanza che si guadagna davvero), più quel che ci mettono di tasca propria i concessionari. Ma come sta andando questa campagna di primavera? E verrà rinnovata?

Incentivi Fiat, comincio a fare qualche telefonata, poi vengo qui a Verona all’Automotive Dealer Day, insomma vedo gente e sento anche un po’ di concessionari. Una rete stremata dall’assenza di prodotti nuovi Alfa Romeo e Lancia, Fiat 500X a parte che qualche mugugno mi fa capire non volerebbe come la cugina Jeep Renegade.

Allora? Gli incentivi Fiat starebbero funzionando alla grande soprattutto a Roma, con oltre il 30%. Non così a Milano e al nord, dove l’aiutino avrebbe minori effetti speciali, né a Napoli, dove il dato si fermerebbe intorno al 15%. Dall’interno mi dicono che l’obiettivo di FCA è di portare la quota di aprile al 29%, soglia oltre la quale la campagna sarebbe rinnovata per il mese di maggio. Vista da Verona, sembrerebbe cosa fatta.

Ma a chi convengono questi incentivi? Nell’ordine, ai consumatori  innanzitutto. Una Fiat 500 o una Fiat Panda – per dire di due ottimi prodotti – con questi sconti nemmeno nel libro dei sogni.

Poi a FCA sicuramente, che così difende la quota e anzi la incrementa se i dati verranno confermati. Un ulteriore segnale è che lunedì scorso, da Torino è stato chiesto ai concessionari un porte aperte per il 25 e il 26 aprile, due festivi (una è la Liberazione, qualcuno commenta: che gli importa, tanto ormai sono americani….).

A Verona, ho capito invece che i concessionari non sono contenti, e non solo per il 25 aprile (qualcuno dirà: tanto si lamentano sempre). Perché? Secondo dei numeri, oltre il 70% di vendite grazie agli incentivi sono per la Fiat Punto a 7.500/7.900 euro, cioè senza margini.  La Panda va, meno la 500. Insomma, non c’è redditività.

Non c’entra nulla perché la rilevazione è precedente, ma all’Automotive Dealer Day la rete su cui stanno piovendo questi incentivi ha espresso insoddisfazione nei rapporti con i tre marchi di casa nel DealerSTAT annuale. Relegando Alfa Romeo, Fiat e Lancia nella parte bassa della classifica dei 32 marchi presi in considerazione dal questionario cui hanno risposto oltre 1.200 operatori.  Non a caso ha vinto il marchio che fa guadagnare di più i suoi venditori. Forse da FCA la rete vorrebbe un altro tipo di incentivi. Ma qui mi fermo.

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