Il capo del design del gruppo GM, Ed Welburn, il primo luglio andrà in pensione, a 65 anni di età e dopo tutta una carriera, lunga 44 anni, trascorsa nell’azienda d’oltreoceano. Qualche anno fa ho avuto modo di assistere a una sua conferenza nella quale Welburn esponeva il suo pensiero sul rapporto tra tecnologia e design, l’una al servizio dell’altro e viceversa.

Da un lato la tecnologia costruttiva. Se negli anni ’30 nelle auto trovavamo un livello di dettaglio altissimo, con l’arrivo delle produzioni in serie e il costo del lavoro manuale troppo alto rispetto a quello di un macchinario, questo livello è andato via via perdendosi. Grazie alla nuove tecnologie invece, nell’ultimo decennio è stato possibile riportare, in versione contemporanea, un alto livello di dettaglio e rifinitura.

L’esempio che aveva fatto, è stato quello dei fari che per decenni hanno avuto una forma banale e squadrata mentre grazie all’arrivo della tecologia Led è tornato, secondo Welburn, l’entusiasmo per le forme. In questo caso la tecnologia è stata al servizio del design.

Viceversa, anche se all’epoca non si parlava ancora di guida autonoma, ma di sistemi di assistenza alla guida, il pensiero di Welburn sulle tecnologie future era interessante e riassumibile così: “La tecnologia l’hanno tutti, il design riuscito no”. E ancora: “Alla fine della giornata, nessuna compagnia avrà un grosso vantaggio tecnologico su un’altra. Sarà sempre il design a fare la differenza nel mercato”.

Ed Welburn è stato il primo designer afroamericano della compagnia. Entrato in azienda nel 1972, ha via scalato tutte le posizioni di vertice, passando da un marchio all’altro, attraversando 40 anni di crisi e successi del mondo dell’auto, dalla crisi energetica del 1973, alla chiusura di brand storici americani come Pontiac, Oldsmobile e Saturn, fino al salvataggio federale.

Il suo successore è stato scelto in casa e dal 1 maggio lo affianca. Si tratta di Matt Simcoe, capo del design degli esterni per GM North America dal 2004. Da 33 anni in azienda, Simcoe è australiano e ha iniziato la sua carriera in Holden. Con lui, arriva un altro primato: il primo Chief Design non americano del gruppo.

Magari il prossimo sarà donna, come Mary Barra, o la prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti. Simcoe, come Hillary, ha davanti una bella sfida: entrare nel cuore di chi sceglie, con l’acquisto di un’auto.

 

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